Niente pizza fino a primavera

Contro l'inquinamento, il comune campano di San Vitiliano vieta la pizza cotta al forno a legna
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L'allarme sui livelli di smog nell'ambiente spingono i comuni italiani a cercare soluzioni di ogni tipo per rientrare nei limiti di legge. Tra le misure fai da te si è distinta la Campania, che dopo il no ai passeggini col sedile basso oltre i 50 centimetri perché lascia respirare ai bambini i gas di scarico dei mezzi, ora per opera del sindaco di San Vitaliano la pizza al forno a legna sarà vietata fino a primavera.

Un controsenso per una zona d'Italia che vive e ama la pizza come nessuno mai, ma stando all'ordinanza emessa, la combustione di biomassa solida (legna,scippato,pelte, carbonella,ecc) per la cottura dei cibi inquinerebbe l'aria.

Lucca per lo stesso motivo ha vietato l'accensione fuochi all'aperto, rischiando di mettere a repentaglio il tradizionale falò dell'Epifania, la "Brusavecia". Stessa storia a Vicenza che dal 31 dicembre vieta addirittura i camini accesi, le stufe e ogni apparecchio domestico alimentato a biomassa.


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