Non è Natale senza un film della Disney, e in questo 2015 la Disney-Pixar torna al tempo dei dinosauri trasportando il pubblico in un viaggio epico nell’era della preistoria dove un coraggioso e curioso dinosauro di nome Arlo stringe un’insolita amicizia con un essere umano.
I personaggi della casa di Burbank hanno segnato la fanciullezza di intere generazioni e le festività natalizie sono l’occasione per recuperare gli eori e le eroine del passato e scoprirne sempre di nuove. Due anni fa è stato Frozen, uno dei successi più clamorosi della storia del cinema: Anna ed Elsa saranno le superprotagoniste di regali e pensierini sotto l’albero di Natale. Poi c’è stato Big Hero 6, “l’esperimento” nel mondo dei supereroi. Mentre è ancora “caldo” il clamoroso successo di pubblico e di critica di Inside Out, uscito a settembre, la partnership con la Pixar continua a produrre capolavori che segneranno l’infanzia dei più e continueranno ad emozionare gli adulti.
Oggi la Pixar si lancia nel grande filone delle ucronie cinematografiche: su un pianeta Terra dove non è mai caduto il meteorite che provocò l’estinzione dei dinosauri, i giganteschi animali continuano a essere i dominatori incontrastati sulla superficie del pianeta.
Il Viaggio di Arlo racconta un percorso di crescita e una grande amicizia fra due creature fra le più improbabili che potessero costruire questo tipo di rapporto. Arlo è un giovane dinosauro, ha la sua famiglia. Spiega il regista Peter Sohn: «Dal momento in cui nasce, Arlo ha timore del mondo che lo circonda. È allegro e determinato, vivace e pieno di energia quando si tratta di aiutare la sua famiglia. Ma il suo problema è la paura: una paura che lo trattiene e lo blocca».
Il film catapulta Arlo in un ambiente vasto e misterioso che lo costringe ad affrontare le proprie paure. Secondo la produttrice Denise Ream, il paesaggio straordinario creato dagli artisti, ha avuto un ruolo fondamentale nella storia. «La natura è più forte di qualsiasi cosa», dice, «persino di un enorme dinosauro». Suo padre Papo è sempre accanto a lui ad aiutarlo e lo incoraggia ad avventurarsi fuori dal suo ambiente sicuro, per confrontarsi con i suoi timori, e per farsi valere.
Se il padre ha un andamento sicuro, Arlo cammina a zig zag ed è anche il più magro rispetto ai suoi fratelli. «Arlo è giovane e vulnerabile», spiega il character art director Matt Nolte. «Non ha sicurezza in se stesso e volevamo che questo tratto trapelasse anche nel suo aspetto. E’ più piccolo e magro dei suoi fratelli. Ho notato che i denti, i piedi e le orecchie dei miei figli erano cresciute più in fretta rispetto a quelli dei loro coetanei, e così abbiamo giocato con il muso, i piedi e la coda di Arlo, per creare in lui una sensazione di disagio».
La sorella Libby e il fratello Buck, sono più robusti di Arlo. Svolgono con facilità il lavoro e le faccende nella fattoria, e questo fa risaltare ancora di più l’incapacità di Arlo, che vorrebbe disperatamente impressionare la sua famiglia, ma ogni volta fallisce. Così, il padre affida a Arlo una missione per riscattarsi, gli chiede di catturare la bestiolina che sta divorando il cibo che la famiglia ha messo da parte per l’inverno. Finalmente anche Arlo ha l’occasione di dimostrare il suo valore. Ma alla fine, non ce la fa. Non riesce a uccidere la creatura che ha catturato e la libera, con grande delusione di suo padre. Arlo non riesce a superare il duro rimprovero di suo padre, che comunque è rivolto al suo bene, si arrabbia e la reazione mette in moto una serie di eventi che lo portano a perdersi, lontano da casa.
Le probabilità che riesca a sopravvivere sono scarse, fino al momento in cui un alleato inaspettato non gli tende improvvisamente la mano: la creaturina, che chiamerà Spot, gli resta vicino, malgrado il dinosauro nutra un forte risentimento nei suoi confronti. «Spot è l’opposto di Arlo», afferma lo story supervisor Kelsey Mann. «E’ incredibilmente coraggioso, tenace e pieno di risorse. Ha vissuto tutta la vita a contatto con la natura. Arlo sarà costretto a fare affidamento sul supporto di Spot». Continua Sohn. «E’ tenace, coraggioso e animalesco, nel vero senso della parola. E’ la storia di un “ragazzo” e del suo “cane”, ma nella nostra versione, il ragazzo è un dinosauro e il cane è un ragazzo».
I due improbabili amici intraprendono un viaggio avventuroso attraverso luoghi magnifici ma spesso impervi, per tornare a casa. Lungo la strada incontrano una serie di personaggi interessanti, fra cui una famiglia di T-Rex.
LE COSE CHE NON SAPETE
Un universo alternativo
La premessa del nuovo film Disney-Pixar de Il viaggio di Arlo è che i dinosauri non si sono mai estinti ma al contrario si sono evoluti, gli erbivori come i brontosauri sono diventati agricoltori mentre i carnivori come i T-Rex sono diventati allevatori e cowboy.
Il bel tenebroso
Butch, il duro T-Rex che Arlo incontra durante il suo viaggio, strizza l’occhio all’attore che lo doppia nella versione originale, Sam Elliott. Secondo il supervisore all’animazione Mike Venturini, il sorriso di Butch assomiglia a quello smagliante e inconfondibile di Elliott.
Al galoppo!
Poiché i T-Rex che appaiono in Il Viaggio di Arlo abitano in un ranch, i filmmaker hanno voluto che avessero l’aspetto di autentici cowboy. Quando corrono, la parte inferiore del loro corpo si muove come un cavallo al galoppo, mentre la parte superiore assomiglia a un cowboy.