Nel Lazio, come in tante altre regioni italiane, le sagre sono organizzate dalla comunità. Stessa di questo o quel determinato borgo, da quella località. montana, collinare o marittima che sia ed è un momento alto della cultura culinaria del nostro Bel Paese. Si sceglie un prodotto genuino, tipico, conosciuto e apprezzato, lo si prepara in diversi modi e lo si serve al pubblico accorso, desideroso di gustare la “specialità del posto”, il tutto allestito e armonizzato nella piazza storica, nel corso antico, nella cornice più arcaica possibile. Va forte il cinghiale come pochi altri piatti, proposto in una cottura lenta e meticolosa nell’essenza del pomodoro ben condito e servito con le pappardelle, pasta lunga per chi non la conoscesse, larga circa due centimetri e perfetta per essere legata a un condimento così importante. Immaginate poi piogge di pecorino cadute al di sopra: tale piacere lo potrete provare a Torrita Tiberina, a 50 km da Roma, poco dopo Fiano Romano, l’8 aprile, dalle 12.30 in poi, nella piazza cittadina. Non poteva mancare, nel periodo di aprile, la sagra del carciofo, molto amato e contorno adatto a ogni pasto, ricco di proprietà organolettiche e terapeutiche, che si propone in una tre giorni di festa a Ladispoli, dal 13 al 15 aprile, in una cornice di spettacoli, cabaret, e giochi pirotecnici.