Brylla, la nuova casa dei winelovers

Aperto lo scorso 22 ottobre nel quartiere Trieste offre oltre 200 etichette alla mescita dei migliori vini del mondo
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Dallo scorso 22 ottobre Roma ha una nuova casa dove bere tutti i migliori vini del mondo: Brylla. Nel quartiere Tireste nasce così un novo format dedicato al mondo dei winelovers dove poter degustare alla mescita le oltre 200 etichette proposte. Il tutto è nato dall’idea di Marcella Capaldo accompagnata dalla Laurenzi Consulting, società leader nell’ideazione di format per la ristorazione, che ha progettato e realizzato Brylla insieme allo studio di architettura Strato e a Repubblica Gastronomica che ha disegnato la brand identity del locale.

«La carta dei vini è un grande abbraccio sul mondo del vino degli ultimi trent’anni – precisa Marcella – Ci sono vini blasonati, etichette di nicchia, biologici, biodinamici e naturali. Nulla è escluso, purché sia buono». Dai grandi rossi di Bourdeaux, alla Cote d’Or in Borgogna, alla Côte du Rhônes e ai grandi bianchi della Val de Loire. Presenti, ovviamente, tante eccellenze italiane: Barolo, Barbaresco, Amarone della Valpolicella, Brunello di Montalcino. Poi tante altre etichette dell’Alto Adige, della Liguria del Molise con la DOC Tintilia, della Sicilia, con i bianchi e i rossi dell’Etna e da molte zone del Lazio. Ben rappresentata anche la Campania, terra d’origine di Marcella, con Fiano d’Avellino, Greco di Tufo, l’Aglianico nelle sue diverse espressioni, ma anche piccole produzioni ischitane e della Costa d’Amalfi. Champagne e grandi bollicine italiane chiudono il cerchio. Insomma dai vini più blasonati a quelli più di nicchia provenienti dai vigneti meno conosciuti. 

Brylla è «un posto dove bere bene, avere un’ampia scelta e sentirsi a casa», oltre ad essere un progetto originale, appassionato e soprattutto di qualità. Lo stesso nome del locale è un chiaro gioco di parole che richiama sia l’ebbrezza che la brillantezza delle stelle. Il locale nella sua struttura è diviso in due parti, come d’altronde due sono le sue anime. Nella sala grande prevale l’idea di spensieratezza e convivialità, mentre la sala più piccola è caratterizzata da una situazione più intima ed elegante. Ad accompagnare questa straordinaria proposta di vini c’è anche un’altrettanto straordinaria e varia proposta gastronomica testimoniata già dal playoff “Leva la sete, placa la fame”.

 


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