Al Globe Theatre “La Bisbetica Domata”

Lo spettacolo, con la regia di Loredana Scaramella, andrà in scena da domani al 16 settembre. Musiche dal vivo con il quartetto William Kemp

Da domani al 16 settembre al Silvano Toti Globe Theatre andrà in scena “La Bisbetica Domata”. A oltre 400 anni dalla scomparsa di William Shakespeare, l’unico teatro elisabettiano d’Italia ha deciso di omaggiare la grandezza del poeta e drammaturgo inglese con un cartellone interamente dedicato alle sue opere migliori. Un cast eccezionale, diretto da Loredana Scaramella, porterà sul palco del teatro capitolino “La Bisbetica Domata” per oltre 2 settimane. Su quello stesso palco, il quartetto William Kemp, composto da Adriano Dragotta (Violino), Lorenzo Perracino (Sassofoni), Franco Tinto (Chitarra) e Daniele Ercoli (Contrabbasso), eseguirà le musiche dal vivo. Oltre che esilarante rappresentazione di una guerra dei sessi all’insegna di vecchi e nuovi modelli di genere, il testo si presenta come occasione di riflessione sul carattere dell’esperienza teatrale come specchio amplificante della vita, luogo di esplorazione dei suoi interrogativi nascosti. Il racconto de La Bisbetica può essere collocato intorno agli anni ’30: periodo storico nel quale le donne possono opporsi all’arroganza e alle sopraffazioni degli uomini attraverso molteplici strumenti. È infatti in quel momento che la battaglia dei sessi vive un periodo cruciale particolarmente appassionante. Un allestimento de La Bisbetica domata non può prescindere, soprattutto oggi, da una riflessione su quell’ultimo lungo monologo nel quale la ex bisbetica e indomita Caterina tesse le lodi della mitezza e della soggezione allo sposo. Quello sposo che dal momento in cui la incontra la sfida, la affronta, la inganna, la porta con sé in una casa inospitale e con gesti gentili, ovvero con gentilissime torture, la riduce prima al silenzio e poi alla conversione a discorsi non suoi. Il gioco di equivoci e sotterfugi da farsa che la trama shakespeariana suggerisce prende i colori del varietà e le ombre del kabaret tedesco.


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