Il 3 e il 4 marzo, il Salone delle Fontane all’Eur ospita la settima edizione del Roma Whisky Festival by Spirit of Scotland: appuntamento per appassionati, neofiti e professionisti del whisky, con eventi,degustazioni, masterclass, seminari sulla mixology, ospiti internazionali, cocktail bar, area gourmet e la novità dei Cognac e Armagnac. Nato nel 2012 da un’idea di Andrea Fofi e Rachel Rennie, col tempo la manifestazione è cresciuta in modo esponenziale, al punto tale da essere annoverata tra i Festival internazionali di maggior rilievo. Un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vivono il mondo del whisky: Roma Whisky Festival, oltre a essere un evento ricco di degustazioni, è anche un’occasione di incontri affidati a esperti del settore, con l’obiettivo di creare appuntamenti ad alto contenuto di “single malt”. Il tutto con la direzione artistica di Andrea Fofi, affiancato dai due whisky consultant, Pino Perrone e la scozzese Rachel Rennie.
Al festival si potranno degustare whisky provenienti da Scozia, Irlanda, Stati Uniti, Giappone e anche l’unico whisky – a ora – prodotto in Italia e, come novità in termini di offerta al pubblico, la nuova area dedicata ai Cognac conbrand quali ABK6, Hine Courvoisier e Otard e agli Armagnac, con, tra gli altri, Laguille. Sei i cocktail bar dell’area mixology che misceleranno per il pubblico: da Roma, il The Jerry Thomas Project, l’Argot e il Freni e Frizioni, da Milano il The Spirit. All’interno del Salone inoltre sarà allestito uno spazio dedicato alle bottiglie vintage e rare, portate da collezionisti e amatori del settore. In occasione del Festival verrà presentato, come ogni anno, il nuovo imbottigliamento ufficiale in serie limitata di Roma Whisky Festival, che sarà naturalmente in vendita presso lo shop. Non solo drink al festival, è infatti prevista anche un’area gourmet con abbinamenti con il whisky: dalle ostriche bretoni al salmone scozzese, dal cioccolato all’haggis. Per questa settima edizione sono previste anche diverse masterclass di noti brand e ospiti internazionali del mondo della miscelazione, che terranno seminari e talk. Tra le masterclass confermate, quella sui whisky giapponesi sull’Ichiro’s Malt della distilleria Chichibu, la masterclass su Penderyn Wales Whisky e quella di Ken Lindsay, International Brand Ambassador Di Chivas Brothers, che tratterà delle nuove referenze legate a Ballantine’s e la Masterclass Glenfarclas con 2 single cask family reserve e 2 original bottling non ancora svelati dall’azienda. Inoltre, i mini-corsi da 25 minuti sull’ABC del whisky per i neofiti, ma anche il premio “Whisky & Lode”, che eleggerà i migliori whisky del festival, valutati, come di consueto, da una giuria di esperti secondo la regola del blind tasting. Tre le categorie per questa edizione: Best Scottish Malt, Best Rest of the World Malt e Best World Single Cask, con il premio speciale “Whisky & Smile”, che sarà assegnato alla migliore bottiglia in assoluto. Tra gli altri eventi, il seminario mixology con il Bar Termini di Londra insieme all’Untitle, sempre di Londra. Quindi, le masterclass con ospiti illustri:Paul John - Il whisky Indiano proveniente da Goa; Diageo’s Special Release 2017; Pendryn: Un viaggio attraverso i metodi di produzione di Penderyn, “new make spirit” e le espressioni dell’unico whiskey gallese; Ichiro’s Malt: Una straordinaria e inedita verticale di whisky giapponesi; The Macallan con l’European Brand Ambassador, Nicola Risk; Nikka Japanese Whisky. Ma anche la masterclass sul Cognac Courvoisier con presenza della Global Brand Ambassador e la presentazione da parte di uno degli autori, Davide Terziotti, del libro “My Name is Whisky”, a cura di MBookInternational, volume interamente dedicato al Single Malt Scotch Whisky e ad alcuni dei suoi protagonisti.
«In questi sette anni – sottolinea Andrea Fofi – sono stati tanti i cambiamenti e di pari passo la crescita della manifestazione, che ad oggi è considerata tra le più importanti a livello internazionale, con oltre 50 aziende partecipanti, oltre 1500 etichette in degustazione, brand provenienti da tutto il mondo e guest di livello internazionale che animano la due giorni con masterclass, seminari mixology, talk tutti ad alto contenuto alcolico (responsabile). In considerazione di questa importante crescita si è reso necessario, a causa del numero sempre più crescente di brand, aziende e distillerie non scozzesi che prendono parte al Festival, il cambiamento di denominazione della manifestazione in Roma Whisky Festival».