Open House Roma torna ad offrire alla città la possibilità di andare oltre tutto ciò che si conosce. Il 7 e l’8 maggio straordinariamente si aprono le porte di edifici come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che, insieme al Salone d’Onore del CONI all’interno del Palazzo H, offriranno una visione inedita dell’area del Foro Italico. E ancora, il cantiere dei nuovi headquarters BNL, Palazzo Koch, oggi sede della Banca d’Italia, o l’Antica Insula Domenicana, un gioiello nel cuore di Roma che racchiude la Biblioteca della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica, la Biblioteca Casanatense ed il Convento domenicano della Minerva.
«L’architettura è la testimonianza dell’aspirazione dell’uomo a vincere il tempo innalzando l’ordine nello spazio», diceva Hermann Broch. E a Roma il tempo è solo un dettaglio; lo spazio, invece, ospita una moltitudine di bellezze, così tante da non poterle vedere tutte in una sola vita. Accanto alle meraviglie che rendono Roma Città Eterna, esistono luoghi di grande interesse culturale ed architettonico custoditi perfettamente e di cui la maggior parte dei romani non conosce l’esistenza. Non tutti sanno, ad esempio, che la città custodisce una serie di forti – ben 15 – costruiti a fine ‘800, molti dei quali oggi abbandonati, altri non sempre visitabili ma recuperati e restaurati. È il caso del Forte Trionfale, oggi sede del XIV municipio. Accanto alle bellezze del passato sorgono magnifici esempi di architettura contemporanea, privati, certo, ma che varrebbe la pena di vedere e visitare. Come la nuova sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, un progetto dello studio d’architettura 5+1AA, fatto di lucernari colorati e linee che puntano alla ricerca dell’equilibrio. Attraverso percorsi tematici diversi (“Abitare”, “Factory e Produzione”, “Attraversare la storia” e così via) Open House Roma torna ad offrire alla città la possibilità di andare oltre tutto ciò che si conosce.