Festa del Cinema di Roma: Kursk

Il regista danese Thomas Vinterberg racconta la tragedia del sottomarino nucleare russo
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La tragedia del sottomarino nucleare Kursk e il tragico destino dei suoi occupanti è il nuovo progetto cinematografico di Thomas Vinterberg, regista tra i fondatori di Dogma 95, che vinse il Premio della Giuria al Festival di Cannes con Festen e autore di gioielli come Il Sospetto, Via dalla pazza folla e La comune. Kursk è nella Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma. Produzione franco-belga girata in inglese, segue le vicende umane dell’equipaggio del sottomarino: le difficoltà di una povera esistenza da servitori dello Stato, gli orologi impegnati per pagare le nozze del commilitone, la vita difficile delle mogli, delle madri e dei figli in pena. Soprattutto, Vinterberg mette in scena l’inefficienza della burocrazia che schiaccia l’uomo, l’autorità che sprezzante nei confronti delle famiglie lasciate nell’angoscia e la scelta di sacrificare la vita dei marinai pure di nascondere i segreti del sommergibile, orgoglio della marina russa. Kursk alterna scena di vita vissuta e di intimità dei personaggi ai momenti drammatici dell’incidente e del fallimenti dei soccorsi, tutto a causa dell’abbandono e l’inefficienza della flotta russa. Non ci sono nomi e personaggi realmente esistiti in Kursk, ad eccezione del commodoro inglese interpretato da Colin Firth: una scelta voluta per rendere la storia il più possibile universale; non compare nemmeno la figura di Putin, all’epoca dei fatti (siamo nell’agosto del 2000) era presidente da 100 giorni. 


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