È una delle sorprese più belle e fresche della stagione ed è stato nominato a cinque premi Oscar: Migliore Regia e Migliore Sceneggiatura Originale a Greta Gerwig, Migliore Attrice Protagonista a Saoirse Ronan, Migliore Attrice Non Protagonista Laurie Metcalf e Miglior Film. Scopriremo il 4 marzo se Gerwig sarà la seconda donna della storia del cinema a vincere l’agognata statuetta per la regia, quel che è certo è che l’attrice e ora regista, ha messo dentro Lady Bird parte della sua storia personale. «Sono cresciuta a Sacramento e amo Sacramento, per cui la spinta iniziale a fare questo film è stato il desiderio di scrivere una lettera d’amore ad un luogo che sono riuscita a mettere a fuoco solo dopo essermene andata. E’ difficile rendersi conto della profondità del proprio amore quando hai sedici anni e sei piuttosto sicura che la “vita” sia altrove. Nessuno degli eventi del film è successo veramente, c’è però un fondo di verità che è legato a una sensazione di casa, di infanzia e di partenza».
È la storia di Christine, iscritta all’ultimo anno del liceo, vive a Sacramento, quello che lei chiama il “Midwest della California”, sogna di andare a studiare nell’università nella East Coast e si ribella a modo suo rifiutando il suo nome e preferendo farsi chiamare Lady Bird. Come Greta Gerwig ha scelto il suo alter ego sullo schermo Saoirse Ronan? «Ho conosciuto Saoirse al Festival di Toronto nel 2015 quando era là per Brooklyn. Mi sono seduta nella sua camera in albergo e ho letto l’intero copione ad alta voce con lei. Appena le ho sentito pronunciare le parole, ho capito senza ombra di dubbio che lei era Lady Bird. Era così diversa e così migliore di come la avevo immaginata. Era testarda e divertente e straziante, universale e particolare. Stava per iniziare le prove per The Crucible a Broadway e questo significava ritardare il film di sei mesi, ma non c’era altra persona che avrebbe potuto fare Lady Bird; la parte era sua dopo due minuti di lettura». Nel cast di Lady Bird anche il candidato all’Oscar per Chiamami col tuo nome, Timothee Chalamet.