ROMA - Dai frullatori Multimixer ad un impero senza confini. In due parole, The Founder, film in uscita il 12 gennaio nei cinema italiani, è la storia dell'uomo che ha creato il brand McDonald's.
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LA PARABOLA - Lo sviluppo della trama però è più complesso, sempre in bilico tra ironia e cinismo. Perché la "vera storia" parla di due fratelli, Dick e Mac McDonald, che inventano un modo rivoluzionario di concepire la ristorazione e poi vengono piano piano estromessi da Ray Kroc, uomo d'affari partito dal basso (vendite porta a porta), ma con la capacità di guardare oltre. Di sfondare le barriere, concettuali ed empiriche, per costruire un marchio tra i più potenti della storia. Per farlo, però, non guarda in faccia a nessuno, tanto meno ai fratelli McDonald. Fino al punto di "cancellarli" dalla storia ufficiale, con quel biglietto da visita (che diventa anche il titolo del film) in cui spicca la qualifica di "The Founder".
KEATON SI PRENDE LA SCENA - Il film diretto da John Lee Hancock non è perfetto, c'è qualcosa che non convince in alcuni dialoghi, ma può contare su un immenso Michael Keaton, che conferma di essere in grande forma dopo i successi di "Birdman" e "Il caso Spotlight". Uno one man show che dà personalità e verve a tutti i 115 minuti del film.