Da oggi nelle sale italiane l’ultimo film di Terrence Malick, l’autore e regista statunitense che, negli ultimi anni, ha deciso di colmare le due decadi di silenzio che separano l’uscita di I giorni del cielo (1978) da La sottile linea rossa (1998). Knight of Cups segue To the wonder (uscito nel 2012) e continua il percorso espressivo di Malick, inaugurato da The Tree of Life, alla ricerca di un linguaggio per raccontare sul grande schermo ciò che non è filmabile: l’interiorità dei personaggi attraverso immagini impressioniste, rinunciando quasi completamente ai dialoghi e con la trama ridotta all’osso e con continui salti temporali.
Knight of Cups racconta di Rick, interpretato da Christian Bale che, dopo la morte del fratello e il successo professionale come commediografo a Hollywood, si trova perso nei fantasmi del suo presente e del suo passato: il padre, la madre, l’altro fratello e tutte le donne della sua vita, interpretate da Natalie Portman, Cate Blanchett, Imogen Poots, Isabel Lucas e Teresa Palmer.
Nel creare il suo magico mondo espressivo, Malick sfrutta e contrasta la Los Angeles ipertecnologica e festaiola delle stelle di Hollywood con il deserto americano, la sterminata prateria e la natura ribelle. Infatti, durante una scena che non mancherà di colpire il pubblico italiano, Bale si sveglia durante un terremoto nella sua abitazione losangelina, da cui nasce il senso di smarrimento del personaggio.