Le cose da sapere su Point Break

Curiosità e notizie sul remake del film culto degli anni Novanta
Le cose da sapere su Point Break
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Da ieri 27 gennaio è nelle sale il film ispirato a un classico degli anni Novanta, che lanciò Keanu Reeves e affermò definitivamente Patrick Swayze: Point Break ha segnato intere generazioni portando il surf dentro una classica storia di caccia al ladro. Torna oggi nelle sale in una versione da XXI secolo con Edgar Ramirez nel panni di Bodhi e Luke Bracey in quelli di Utah. 

Ecco una lista delle cose da sapere prima di andare al cinema.

Durante le riprese di azione erano gli atleti stessi a portare con sé la telecamera e la prospettiva, insieme a quella ripresa dagli elicotteri e da lenti strategicamente posizionate in primo piano, che trascinano dentro lo schermo gli spettatori assistendo ad acrobazie catturate nel modo esatto in cui accadono, in posti reali, da veri atleti. Non si tratta quindi di elaborazioni da effetti speciali. 

Molte le location suggestive: in Venezuela, alle Angel Falls, le più alte cascate del mondo; in cima al monte Jungfrau nelle Alpi; in Svizzera, a Walenstadt; a Teahupoo, sulla costa di Tahiti e a Jaws, vicino Maui, per acchiappare le onde più alte e temibili del decennio. Il risultato sono scene incredibili. 

Questo giro del mondo è ideato grazie a un elemento immaginario, chiamato le Otto prove di Ozaki, create appositamente per la storia e che sono state ideate da Ono Ozaki, un famoso atleta e ambientalista, che ha deciso di utilizzate le forze naturali del pianeta per poter eseguire incredibili prove fisiche. Le otto prove di Ozaki rappresentano un percorso unico per raggiungere l’illuminazione, che richiede forza psicologica e spirituale oltre che capacità fisiche. Pare che il suo inventore sia morto cercando di compiere la terza prova, mentre la settima e l’ottava sono considerate in larga misura impossibili. Compiere queste sfide o "andare a caccia dell’Otto" è ciò che muove Bodhi. 

Per esaltare l’effetto e l’impatto di ogni sequenza, il regista Ericson Core si è coraggiosamente appeso a cime rocciose o ad altri pericolosi punti di osservazione con una telecamera portatile per catturare ogni singola emozione. Core è stato una guida alpina.

I filmmakers hanno coinvolto atleti di spicco di un’ampia gamma di sport, collaborando con loro non solo come sostituti dei più tradizionali stuntman, ma anche come consulenti tecnici e coordinatori delle loro specifiche discipline; inoltre li hanno ripresi in un numero notevole di divertenti camei.

Tra questi, il campione australiano di surf, Dylan Longbottom che ha fatto da controfigura a Bodhi, mentre i surfer professionisti Billy Kemper, Bruce Irons e Laurence "Laurie" Townerhanno hanno fatto le controfigure a Utah. A portata di mano c’era anche il leggendario Laird Hamilton, pioniere della tecnica del "tow-in", che ha reso possibile il surf su onde molto distanti e che ha un cameo nel ruolo del pilota di jet sky che trasporta la tavola di Utah in posizione. 

Xavier De Le Rue, sette volte campione di snowboard, insieme alle Medaglie d’Oro Olimpiche, Iouri Podladtchikov, Ralph Backstrom, Mitch Toelderer e ad altri snowboarderprofessionisti, hanno fatto da controfigura a Utah, a Bodhi e ai suoi compagni, mentre si catapultano giù dalla montagna a una velocità tra i 50 e i 100 chilometri orari. Chris Sharma, uno dei più importanti freeclimbers del mondo, ha contribuito a trasformare in realtà la visione del regista di questa memorabile arrampicata libera. Sharma non ha solo guidato il team, che include Dani Andrada come controfigura di Bodhi, ma ha anche fatto la controfigura di Utah, oltre a scegliere la location. Ha collaborato anche il pilota di wingsuit Jeb Corliss e tanti altri ancora. 

I fan del Point Break del 1991, riconosceranno i cameo di James LeGros e Bojesse Christopher. Originariamente erano di Bodhi, Roach e Grommet; ironicamente, per la versione 2016 sono stati scelti come agenti dell’FBI, finendo letteralmente dall’altra parte della barricata. 


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