Tra le uscite del weekend, alla vigilia delle feste natalizie, arriva in sala "Il ponte delle spie" con Tom Hanks diretto da Steven Spielberg. 29esimo film per il regista statunitense che cogniuga la qualità con il popcorn, fa sognare alieni buoni e guerre dei mondi e che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Seconda Guerra Mondiale.
Ne Il ponte delle spie, Spielberg sceglie un episodio della Guerra Fredda. Quando l'FBI arresta Rudolf Abel con l'accusa di essere una spia sovietica, all'avvocato James Donovan è chiesto di difenderlo. L'uomo prende sul serio il suo impegno e, a dispetto di un'opinione pubblica ostile, un giudice maldisposto e la sua stessa famiglia recalcitrante, porta il caso di fronte alla Corte Suprema, perchè ogni uomo accusato di un reato ha diritto a un giusto processo.
Un film terribilmente moderno con il suo soffermarsi sulla diversità tra le democrazie occidentali e l'impero del male sovietico. Sono le regole e le libertà occidentali che fecero vincere agli USA e ai suoi alleati la Guerra Fredda; Spielberg rimane loro fedele e con lui ritroviamo di nuovo Tom Hanks presente già in altre pellicole del regista.