Esce oggi Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, film conosciuto anche per essere quello in cui è stato cancellato Kevin Spacey. È la storia del rapimento avvenuto a Roma nel 1973 di John Paul Getty III (interpretato da Charlie Plummer), nipote dell’uomo più ricco del mondo, Jean Paul Getty, in principio con il volto (pesantemente truccato) di Spacey ma poi sostituito, dopo l’esplosione dello scandalo delle molestie sessuali, da un altro premio Oscar, Christopher Plummer. Sono state girate nuovamente tutte le scene che avevano coinvolto Spacey, con un ritardo di poche settimane sulla programmazione prevista e con un costo di 10 milioni di dolalri, un quarto dell'intero budget.
Tutti i soldi del mondo è la ricostruzione non solo di un rapimento, di mesi di prigionia e di un’epoca, ma l’indagine intorno all’animo di colui che, all’epoca dei fatti, era non solo l’uomo più ricco del mondo, ma dell’intera storia dell’umanità. Abile nell’ottenere le concessioni petrolifere in Arabia Saudita, Jean Paul Getty era un uomo che non accettava un no come risposta, che plasmava il mondo a sua immagine e somiglianza, celebre per aver ideato le enormi petroliere che trasportavano il suo greggio in giro per il pianeta, ma che non riponeva nessuna fiducia negli uomini, imprevedibili, ma solo negli oggetti d’arte, opere di inestimabile valore che collezionava avidamente e che non potevano nascondere segreti, emozioni e sorprese inaspettate.
Venuto a conoscenza del rapimento del nipote, l’uomo più ricco della Storia rifiuta di pagare il riscatto. Così, la madre del giovane, Gail (Michelle Williams), inizia una battaglia con i rapitori, con la polizia italiana e, ovviamente, con il suocero, per salvare suo figlio. Al suo fianco Fletcher Chace (Mark Wahlberg), ex agente CIA e uomo di fiducia di Getty che la aiuterà.
Nei chiaro-scuri che ne costituiscono il marchio di fabbrica, Ridley Scott costruisce un’epopea dell’avidità e del potere, narrando l’ingordigia dentro i corridoio di ville inaccessibili, dove una personalità unica forgiava il destino di nazioni, multinazionali, e il lascito per la sua dinastia. In ciò, essenziali le interpretazioni: quella di Michelle Williams madre indomita e inarrestabile, capace di tenere testa al suocero e ovviamente lui, l’attore che ha preso il posto di Kevin Spacey: Christopher Plummer. Magro, fragile, tremante, ma al tempo stesso imponente e vorace, mangia la scena con la sua versione di Jean Paul Getty che già gli è valsa la candidatura ai Golden Globe. E poi chissà? L’Oscar?