La Sala del Giubileo del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini di Roma ospiterà, da domani fino al 9 luglio 2017, la mostra DICÒ I Combustioni, 40 opere dell'artista romano che uniscono gli echi di Andy Warhol e Alberto Burri alla Street Art. Uno degli artisti più originali del panorama italiano e internazionale, formatosi tra Roma e gli USA, Enrico Di Nicolantonio – in arte Dicò - ha fatto della Pop-Art la propria area di riferimento, esprimendo al suo interno gli stimoli più vari: dal figurativo al materico, dal geometrico al concettuale. Attraverso questa mostra si esprime un percorso inverso rispetto all'arte di Warhol: Dicò «utilizza i miti già ampiamente massificati dai media e li trasfigura rendendoli nuovamente unici grazie alla combustione... Il fuoco, quindi, diventa il medium attraverso il quale donare nuovamente all’opera d’arte l’aura perduta per eccesso di riproduzione. Dalla molteplicità all’unicità», come sottolinea il curatore Lamberto Petrecca.
I personaggi si deformano e si trasformano, e da questa sintesi Dicò può dare nuova vita ai miti contemporanei: un “Pantheon immaginifico” che comprende i grandi del passato come Gandhi, Fidel Castro, Mohammad Alì, ma anche i nuovi idoli di oggi, da Penelope Cruz a Keanu Reeves, da Luisa Ranieri ad Antonio Banderas, e tanti altri. Il percorso artistico di Dicò passa dalla Galleria Ca' d'Oro, con la partecipazione alla mostra “Omaggio a Marilyn” nel cinquantesimo dalla scomparsa, e poi alla collettiva “Omaggio a Verdi” nel 2013, per arrivare a esporre anche all'Ambasciata italiana a Montecarlo, al MACRO Testaccio, al Museo Crocetti e al Museo d'Arte Contemporanea MDM di Porto Cervo. Una carriera dirompente per un artista dallo stile creativo del tutto originale.