Tradizione e solidarietà: con Culinaria torna il Cottìo

Il 23 dicembre al Mercato Pinciano si rivede la tipica asta del pesce che ha caratterizzato la storia della Vigilia nella Capitale
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Il Natale è tradizione, e quella di Roma ha radici antiche che talvolta il corso del tempo ha fatto cadere in disuso come nel caso del Cottìo, la tipica vendita all’asta del pesce che si teneva nella Capitale, a poche ore dal cenone e che, dal XII secolo fino agli inizi dell'Ottocento, ha riempito i vicoli del Portico d'Ottavia. Francesco Pesce e Fabrizio Darini, organizzatori di Culinaria quest’anno hanno deciso di riproporre venerdì 23 dicembre al Mercato Pinciano l’annuale appuntamento di enogastronomia all’insegna della tradizione e della solidarietà. 

Il Cottìo è sempre stata una “festa nella festa”, un’occasione di condivisione che vedeva coinvolti tutti i cittadini, dai signori ai popolani. E per chi non poteva permettersi di partecipare all’asta veniva offerto dai venditori dei cartocci di pesce.

Quindi quella del Cottìo è una storia antica che ha sempre segnato il Natale romano fino a quando, come molte tradizioni, non è finita nel dimenticatoio.

E così Culinaria, grazie al patrocinio del Comune di Roma e dell'Arsial, l'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio, ha deciso di riportare alla luce questa antica tradizione dando appuntamento a tutti i romani il 23 dicembre, dalle 12 alle 15, al Mercato Pinciano di via Giovanni Antonelli. A partecipare all’evento ci saranno anche gli chef stellati Giulio Terrinoni e Roy Caceres prepareranno alcuni patti tipici, a base di pesce, della tradizione culinaria capitolina della Vigilia. Al Mercato Pinciano non ci sarà solo pesce, altro ingrediente fondamentale saranno i fagioli borbontini provenienti da Borbona, comune del reatino colpito dal sisma, proprio per sostenere le aziende agricole laziali delle zone terremotate. La solidarietà continuerà poi in favore della Comunità di Sant’Egidio a cui Culinaria donerà 100 pasti che verranno distribuiti la sera della Vigilia.


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