La rassegna “Spazio del racconto” porta al Teatro Brancaccino Gli innamorati di Goldoni, da domani a domenica 4 dicembre. La rappresentazione non è una nuova messa in scena della commedia scritta da Goldoni nel 1759 ma è una vera e propria riscrittura, per mano di Fabrizio Sinisi, in chiave contemporanea diretta dalla regia di Gianpiero Borgia.
L’opera originale è stata scritta a Bologna nel 1759 e racconta la storia di Eugenia e Fulgenzio una coppia di giovani innamorati che non desiderano altro che sposarsi, ma una serie d’inconvenienti rischia di far saltare l'agognato matrimonio. Eugenia e Fulgenzio sono, però, anche altro: due luoghi, due nevrosi, due macchine di desiderio, due maschere, due trattati di recitazione: si fingono ciò che non sono, mettono continuamente in scena se stessi. La riscrittura di Fabrizio Sinisi è la messinscena di una convulsa auto-rappresentazione dell'oggi: le sclerosi, i drammi e le potenze del presente.
Con il rifacimento dell’opera di Goldoni Fabrizio Sinisi crea un ponte tra il Settecento e la contemporaneità fra il settentrione goldoniano e la situazione meridionale di oggi. La pièce rinasce fin dalla scrittura: i personaggi sono due e il presupposto della commedia stessa è la situazione catastrofica dell’ innamoramento. L'innamoramento come guerra e contrasto, vera e propria forma di combattimento tra uomo e donna. Con Gli innamorati di Goldoni nasce il primo capitolo del Progetto Goldoni che vede appunto la riscrittura contemporanea e medievale della commedia. Sul palco, al fianco di Gianpiero Borgia nei panni di Fulgenzio, anche Elena Cotugno in quelli di Eugenia.