Migliore produzione internazionale del 2016, vincitore del MusicalWorld Award 2016 in Olanda. È Jesus Christ Superstar, prodotto dalla Peep Arrow Entertainment di Massimo Romeo Piparo, l’opera rock più amata di sempre torna a casa con un titolo che conferma il grande lavoro e la grande professionalità di tutto lo staff. Questi i numeri del successo della storica edizione italiana del capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice: 21 anni con oltre 1 milione e 300 mila spettatori.
«Sono fiero di aver finalmente potuto incasellare un riconoscimento così importante in territorio europeo - dichiara Massimo Romeo Piparo - lo spettacolo che da oltre vent'anni ho l'onore di firmare in varie edizioni ha senz'altro raggiunto la sua vetta grazie all'apporto fondamentale di Ted Neeley, inventore del ruolo di Jesus e grande Uomo oltre che immenso artista». A Massimo Piparo risponde Ted Neeley: «Sono davvero onorato di far parte della produzione italiana di Jesus Christ Superstar della Peep Arrow Entertainment e mi congratulo per questo premio dal profondo del cuore con il mio fratello italiano Massimo Romeo Piparo. Questo riconoscimento è per lui, per la sua visione artistica e la professionalità che ha saputo unire al rispetto e all’amore nei confronti di questo storico musical, e per la costante crescita in 20 anni della sua originale interpretazione di un grande classico amato in tutto il mondo». Il premio è la conseguenza del grande successo raccolto il Olanda dopo la formidabile tournèe dello scorso inverno con ben 11 repliche sold out.
Da febbraio il musical torna in Italia con tappe da Nord a Sud per ottenere il giusto riconoscimento dal suo pubblico. Il tour di casa nostra terminerà a Pasqua sul palco del Sistina di Roma teatro che più degli altri rappresenta la sua casa. Sul palco, accanto a Ted Neeley nei panni di Gesù, l’Orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, l’ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, le scenografie di Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona.