Era fine anni '70 quando la moda salutava la barba lasciando progressivamente spazio a look sempre più “puliti”. È nel decennio di fuoco degli anni 2000 però che la lotta al pelo superfluo raggiunge il suo apice. Addio fisici scolpiti e depilatissimi: che piaccia o no, oggi è tornato l'uomo irsuto. Se fino a qualche tempo fa la barba incolta era sinonimo di scarsa cura, adesso non c'è storia senza barba: lunga, piena e voluminosa, almeno e possibilmente, in continuità con basette e baffi.
Tra arredamenti vintage e trattamenti specifici, i moderni barbuti si recano dai moderni barbieri: i barber shop. Come piccole botteghe di una volta stanno aprendo i battenti, dal centro alla periferia, per accogliere i nuovi clienti modaioli, ed hanno tutte le intenzioni di sfruttare le grosse possibilità economiche che dimostra di offrire questo nuovo trend. I modelli a cui i giovani e i meno giovani di oggi si ispirano sono tanti, molti provenienti da oltreoceano (si pensi ai taglialegna del Winsconsin piuttosto che ai sofisticati hipster anni '40), altri nostrani, come il calciatore del Lecce Davide Moscardelli.