F1, Raikkonen resta, la Ferrari risparmia

Mollando Bottas e tenendo Raikkonen la Scuderia risparmia 17,5 milioni: per il finlandese ingaggio dimezzato e niente indennizzi.
Pasquale Di Santillo
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ROMA - Cambiare idea non è reato. Piuttosto un diritto legittimo, sancito dal buon senso e da qualche altro milione di ragioni. E se davvero era praticamente fatta la scelta di Valterri Bottas al posto di Kimi Raikkonen sul sedile della seconda Ferrari per il 2016, c’è poco da meravigliarsi se Maranello ha scelto proprio la vigilia del Gran Premio di Spa per cambiare le carte in tavola e annunciare la conferma solo per il prossimo anno del suo ultimo campione del mondo (2007), cioè lo stesso Kimi Raikkonen. Spa per Kimi è una sorta di tempio della velocità e lui con l’acceleratore ha sempre avuto un bel rapporto. Qui ha vinto quattro volte (2004 e 2005 in McLaren; 2007 e 2009 in Ferrari) come Jim Clark e un’altra è salito sul podio (terzo nel 2102 su Lotus). Solo i mostri Senna (5) e Michael Schumacher (6) hanno fatto meglio. Insomma, è quasi giusto, un segno del destino, che l’annuncio sia arrivato proprio sul circuito delle Ardenne. Ma questo non incide sul percorso “accidentato” che ha portato Maranello alla definizione della sua scelta come annunciato ieri in una breve nota: «La Ferrari comunica di aver rinnovato l’accordo di collaborazione tecnico-agonistica che la lega a Kimi Raikkonen. Nella prossima stagione sportiva la squadra sarà ancora formata dal pilota finlandese e da Sebastian Vettel».

 

CRITICATO. Anche perché dal Canada all’Austria, passando per Montecarlo e la Malesia, le parole del team principal Maurizio Arrivabene e dello stesso presidente Sergio Marchionne avevano lasciato ben poco spazio alla fantasia, criticando pesantemente il rendimento ondivago del finlandese, che pure aveva iniziato bene la stagione ritrovando quel feeling con la macchina mai avuto l’anno precedente. Poi l’errore di Montreal, il podio sfumato per il testacoda a gomme fredde e il doppio errore, in prova e in gara sul circuito dello Spielberg in Austria (fuori dalla Q3 per una valutazione sbagliata e il crash su Alonso, con tanto di critiche alla squadra) sembrava avessero definitivamente scavato un abisso incolmabile tra le parti. Con Maranello pronta a non esercitare l’opzione, scaduta il 31 luglio scorso, per il rinnovo contrattuale di Raikkonen.

COSTI E ALTERNATIVE. Nel frattempo la Ferrari valutava soluzioni diverse. Scartati Vergne, Ricciardo, Hulkenberg e le opzioni giovani di Gutierrez e Marciello, gli uomini del Cavallino sono andati dritti su Valterri Bottas, anche lui finlandese come Kimi in forza alla Williams. Un accordo quasi fatto prima di svanire su valutazioni di due tipi. La prima per l’incertezza sulla reale consistenza tecnica di Bottas, andato in confusione nelle ultime gare prima delle sosta a differenza di Raikkonen, capace di lottare sia a Silverstone che in Ungheria, dove solo la sfortuna gli ha negato un podio sicuro. La seconda, quella decisiva, di natura economica. Bottas sarebbe costato alle casse Ferrari almeno 24 milioni (12 a lui e 12 di indennizzo alla Williams). La conferma di Raikkonen senza esercitare l’opzione ha consentito ad Arrivabene di trattare con Kimi e il suo agente fino a ridurre l’ingaggio - si dice - del 50%. Dai 13 attuali Kimi scenderebbe a 6,5 con un risparmio netto, per Maranello, di 17,5 milioni rispetto all’opzione Bottas. In definitiva, un affare per tutti visto che decisiva è stata la volontà di Raikkonen. Aveva sempre detto che se non avesse chiuso la carriera con la Ferrari, si sarebbe ritirato, senza cercare altre soluzioni. E una volta avuta l’opportunità, l’ha colta rimettendosi in discussione e accettando la sfida con il sostegno dell’amico Sebastian Vettel, il cui parere è stato molto ascoltato nelle stanze di Maranello.

SODDISFATTO. Logico che ieri Kimi manifestasse soddisfazione . «Cosa posso dire… Poter rimanere ancora una stagione in Ferrari significa che il sogno continua. Come ho sempre detto, per me la Scuderia è come una famiglia ed è con questa squadra che voglio concludere la mia carriera. Sono più motivato che mai e molto grato a chi mi ha offerto questa possibilità. Un grande ringraziamento va anche a tutti i tifosi della Ferrari che mi hanno sempre sostenuto». Identici i toni di Arrivabene. «Siamo convinti che la conferma di Kimi per la prossima stagione contribuirà a dare ulteriore stabilità al team, principio sul quale ci basiamo contando anche sull’ottimo rapporto che lega Kimi e Seb. Da parte nostra è una grande dimostrazione di fiducia che ci aspettiamo venga ben ripagata». Già fatto: 17,5 milioni risparmiati valgono pure qualcosa, o no?


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