JEREZ - «Durante l'inverno abbiamo fatto un bel salto in avanti, questa monoposto è decisamente migliore di quella 2014». Kimi Raikkonen promuove la SF15-T dopo la prima sessione stagionale di test, andata in scena sull'asfalto spagnolo di Jerez. Il pilota finlandese è stato il più veloce con un giro in 1'20"841, miglior prestazione dei quattro giorni. Il Cavallino, che lunedì e martedì ha schierato Sebastian Vettel, ha sempre fatto segnare il miglior tempo. «E' tutto il 'pacchetto' che ha fatto progressi - evidenzia Raikkonen - ma il lavoro da fare è ancora tanto. Non facciamo confronti con la concorrenza, abbiamo lavorato per noi stessi, senza guardare a quello che facevano gli altri. I tempi ottenuti quindi contano relativamente, l'importante è che abbiamo messo assieme un buon numero di giri senza veri problemi». L'ultima giornata è stata complessa. «Oggi le condizioni non erano proprio facili, c'era troppo vento in pista, ma in fondo è stato così per tutti. Ribadisco che adesso abbiamo una buona base per iniziare lo sviluppo», dice il finlandese
MOTIVAZIONE Può sorridere anche il team principal Maurizio Arrivabene. «I test di questi giorni, se comparati allo scorso anno, hanno dato riscontri incoraggianti. La squadra ha lavorato bene sia a casa che in pista e i nostri piloti hanno fatto un ottimo lavoro, dando feedback preziosi ai tecnici», dice il numero 1 della scuderia. «Ma soprattutto sono contento che il gruppo abbia ritrovato motivazione e spirito di squadra. In termini di performance non credo che i nostri avversari (soprattutto uno) abbiano mostrato in questi giorni le loro vere potenzialità - dice riferendosi alla Mercedes - Penso che il nostro e il loro vero valore lo scopriremo solo all'ultima sessione di test a Barcellona». L'appuntamento è per i collaudi in programma a Montmelò dal 19 al 22 febbraio. «Quando si porta in pista una vettura nuova c'è sempre emozione, preoccupazione, e nel profondo la speranza che il duro lavoro di tante persone possa essere ricompensato dal risultato», fa eco il direttore tecnico James Allison. «Usciamo da questo test senza avere soddisfatto tutte le nostre aspettative, semplicemente perché avremmo voluto fare anche più km e perché si vorrebbe sempre andare più veloci. Detto questo, però, visto come è andata possiamo, nel complesso, essere contenti, perché siamo partiti col piede giusto», aggiunge con equilibrio. «Adesso non vediamo l'ora di spingere lo sviluppo a Barcellona per essere pronti per la prima gara a Melbourne», in programma il 15 marzo. Prima del semaforo verde, in agenda ci sono altri appuntamenti fondamentali. Arrivabene, in particolare, 'scende in pista' per discutere con gli altri team e con i vertici del circus: in ballo ci sono eventuali novità regolamentari che potrebbero entrare in vigore nel 2017: «Ora il mio interesse è rivolto a Parigi, dove nella riunione di domani si deciderà quale sarà il futuro di questo sport».