F1 Ferrari, Montezemolo: «Alonso vuole nuovi stimoli»

L'ex presidente a "Porta a porta": «Dal 1999 noi abbiamo vinto 14 titoli di campionati del mondo in 15 anni. Lo sport per fortuna o purtroppo non è una scienza esatta»
2 min

ROMA «Qualcuno dice che ultimamente non vinciamo tanto. Ma dal 1999 noi abbiamo vinto 14 titoli di campionati del mondo in 15 anni. Lo sport per fortuna o purtroppo non è una scienza esatta. La famiglia Agnelli? Mi sarei aspettato almeno un 'grazie'». E' una stoccata all'attuale ad della Fiat, Sergio Marchionne, che aveva motivato la scelta di dare il benservito a Montezemolo per la mancanza di risultati, quella che l'ex presidente della rossa riserva in un'intervista a `Porta a Porta' che andrà in onda questa sera. «Alonso va via per due motivi. Uno perché vuole cimentarsi in un altro ambiente e due perché ha un'età nella quale non può aspettare per rivincere», continua Montezemolo parlando del pilota spagnolo, il cui addio al Cavallino è praticamente scontato. «E' rimasto male che non ha vinto in questi anni ed ha bisogno di nuovi stimoli».

RICORDI«La Ferrari insieme alla mia famiglia e' la cosa piu' importante della mia vita. Sono stato 23 anni come presidente e ancor prima da ragazzo di bottega con Enzo Ferrari, con cui vincemmo due mondiali. La Ferrari e' un pezzo di bandiera italiana, un insieme di bellezza, estetica, tecnologia e passione trasmessa quando si guida e quando si tifa nei circuiti. Io dico sempre, che noi non vendiamo un'automobile, vendiamo un sogno».

COMMOZIONE Il ritorno al successo del mondiale piloti 2000, con alla guida Michael Schumacher, fu una svolta accolta con commozione anche dall'avvocato, Gianni Agnelli: «All'avvocato devo molto - ricorda l'ormai ex presidente del Cavallino - e' una persona a cui voglio molto bene. Ne ho un ricordo particolare. Quando vincemmo quel mondiale all'alba, in Giappone, 23 anni dopo l'ultimo successo piloti, ho sentito Agnelli al telefono e per la prima volta era commosso, l'ho sentito piangere. Fu un momento particolare per lui che non stava bene, per la Fiat e per l'Italia. Gli dedicammo la macchina del 2003, la GA, che vinse il mondiale con Schumacher».


© RIPRODUZIONE RISERVATA