MONTMELO' - «Il terzo posto in Cina ci dà una spinta e motivazioni ulteriori, ma al momento non siamo nella posizione per poter dire che qui lotteremo per il podio». Fernando Alonso resta con i piedi per terra alla vigilia delle prove libere del gran premio di Spagna, il primo appuntamento in Europa del Mondiale 2014 di F1 e una gara speciale per il driver di Oviedo. Il primo podio stagionale per la Ferrari centrato a Shanghai non cambia radicalmente la situazione del team di Maranello, ancora lontano dalla Mercedes. E Alonso non si aspetta miracoli nemmeno dagli aggiornamenti alla monoposto per questo weekend: «Abbiamo portato nuovi pezzi ma a di trascendentale o diverso rispetto agli altri top team», dice lo spagnolo in conferenza stampa. «La Mercedes pensa che la Ferrari sia la minaccia più grande per il titolo? E' una buona notizia, significa che ci rispettano. Ma - sottolinea - dovremo essere all'altezza di queste aspettative se vogliamo davvero essere una minaccia». Alonso non vuole illudere i suoi tifosi: «Non possiamo cominciare il weekend parlando di vittoria, vorrebbe dire creare false aspettative. In Cina siamo riusciti a mettere insieme tutte le cose, ma se ora dicessi che lotteremo per il podio in Spagna mentirei. Faremo del nostro meglio sapendo che sarà un weekend difficile».
MATTIACCI - Proprio in Spagna Alonso ha centrato la sua ultima vittoria: «E' un anno senza vittorie e mi piacerebbe non vivere più un periodo così lungo. Ma dobbiamo pensare passo dopo passo ed essere realisti sulla nostra posizione attuale. Il gap dalla Mercedes per punti e prestazioni è grande, ma la strada e' ancora lunga e faremo del nostro meglio per diventare competitivi. Questo non accadrà da una gara all'altra, speriamo però non troppo tardi per lottare per le vittorie e per il titolo. In questo senso la gara in Spagna e le prossime a Monaco e in Canada ci daranno molte risposte sulla nostra competitività». A Shanghai ha debuttato al muretto il nuovo team principal Marco Mattiacci ma per vedere cambiamenti rispetto alla gestione di Stefano Domenicali, secondo Alonso, bisognerà aspettare: «Al momento tutto è lo stesso a Maranello, ci sono stato la settimana scorsa. Marco è arrivato in Cina con poca esperienza di corse ma molta dal punto di vista manageriale. Sta ascoltando e imparando, anche se non credo che voglia diventare ingegnere. Comunque avrà bisogno di tempo, speriamo che il suo arrivo serva per migliorare e per non ripetere alcuni errori storici del passato».
BRAWN «Su Ross Brawn non ho un'opinione forte, perché non so come lavora, come ha lavorato quando era in Ferrari e alla Mercedes. So che ha vinto molte cose in Ferrari ed ha reso la Mercedes nuovamente vincente, ma ad oggi i nostri tecnici sono i migliori che abbiamo, ci fidiamo di loro e noi dalla parte della pista dobbiamo dare loro il massimo supporto per fare crescere la monoposto». Così il ferrarista o alla domanda se l'esperienza dell'ex team principal della Mercedes potrebbe essere utile per un raccordo del lavoro tra pista e Maranello.