ROMA - Max Verstappen pensa solo a vincere il titolo di Formula 1. Lo ha spiegato nel corso di un’intervista rilasciata a ZiggoSport, una televisione del suo paese. «Penso che si debba sempre credere in se stessi, o altrimenti è meglio stare a casa, diventa inutile fare qualsiasi cosa. L'obiettivo dovrebbe sempre essere il massimo». Il pilota Red Bull ha parlato anche del confronto tra lui e Senna. «In realtà non voglio essere paragonato a nessuno, è più importante essere se stessi. Ma ovviamente è bello questo paragone, vuol dire che stai facendo qualcosa di buono. In ogni caso in F1 un giorno sei un eroe e quello successivo puoi diventare un idiota. Quindi io vivo il momento».
CON SCHUMACHER - «Nel 2016 a Barcellona, quando vinsi la prima volta, Helmut Marko colse l'occasione e mi portò in Red Bull. Per me è quasi un secondo padre che vuole sempre il meglio per me. Ricciardo? È bravo, in pista è un concorrente ma ci trattiamo con grande rispetto». Nel corso dell’intervista Max ha parlato a 360 gradi della sua vita e si è anche lasciato andare ai ricordi, come quello di Schumacher: «Andavamo in vacanza insieme quando avevo quattro o cinque anni e io giocavo con suo figlio Mick, che è un po' più giovane di me. Era molto tranquillo ma faceva tutto ciò che poteva per vincere, a costo di buttare qualcuno fuori pista. Questa è la mentalità di un vincitore».
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