Da intrattenimento a strumento per lo sviluppo della ricerca scientifica. Il gioco non più mero passatempo, ma attore importante nell’avanzamento di altrettanto importanti ricerche condotte in laboratorio. Tutto è gioco e quindi studiare le modalità e l’approccio al gioco ci permette di capire come funzionano le cose, come risolvere problemi, come affrontare quesiti da punti di vista diversi e molteplici.
A presentare l'iniziativa il direttore generale di Lucca Crea e Lucca Comics & Games Emanuele Vietina, il vicedsindaco di Lucca Giovanni Lemucchi, il vice direttore di IMT Ennio Bilancini e Andrea Ligabue, direttore artistico di Modena Play. A Lucca due realtà di eccellenza nella ricerca e nel gioco, la Scuola IMT Alti Studi Lucca e Lucca Crea, hanno deciso di unire le forze per dare vita al Game Science Center, un centro di ricerca interuniversitario in materia di game science, aperto alla partecipazione e alla collaborazione di altre istituzioni del mondo universitario e scientifico.
Il centro, con sede nel campus della Scuola IMT, si prefigge di dare risalto e coerenza alle attività di ricerca nazionali e internazionali in cui è presente il tema del gioco, aggregando i ricercatori che le conducono e favorendo lo scambio di idee e le pratiche di ricerca multidisciplinare. Inoltre, il centro fornirà l’opportunità di creare un ponte con i settori produttivi che utilizzano il gioco come modello di comprensione, come strumento o direttamente come prodotto, come il settore dell’intrattenimento, ma anche quello che analizza le risorse umane o quello che mira a potenziare gli strumenti per l’educazione e il pensiero strategico.
Il centro può inoltre svolgere un ruolo importante nel promuovere e sostenere le attività di formazione che la Scuola IMT attiva sul territorio e che prevedono l’uso dei giochi, come strumento di divulgazione di contenuti e competenze, la gamification di attività proprie della terza missione, la disseminazione e valorizzazione della game science.
“Con il gioco si imparano le regole, si socializza, si impara a confrontarci con gli altri. Ne sappiamo da sempre la valenza educativa in molti campi e ne conosciamo il valore culturale. Servono studi che si possano poi utilizzare a favore di enti, aziende, istituti di formazione e aziende dell'editoria”, ha affermato Vietina.
Ha sottolineato invece Bilancini: “Quello che manca oggi e che vogliamo realizzare a Lucca, sono studi concreti che spieghino che tipo di gioco sviluppa quali capacità o aree del cervello. Da qui l'idea di dare vita a studi scientifici su gruppi di persone”.
Lemucchi ha commentato come “l'amministrazione comunale è convinta dell'utilità di questo progetto anche perché mettere in rete e far collaborare attivamente le realtà cittadine, e in questo caso anche altre città, è una dei nostri obiettivi primari. Ancora di più se i risultati di questi studi saranno poi a servizio del territorio”.
Ha concluso Ligabue: “Play Modena è pronto a sostenere l'iniziativa e a fare la sua parte, contribuendo così a formare una rete che possa attuare studi scientifici seri sulla validità del gioco”.
Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi