ROMA - Ha creato un impero nel settore della moda, è sposato con l’attrice messicana Salma Hayek e la rivista Forbes lo ha inserito al 34° posto nella classifica degli imprenditori più ricchi del mondo con un patrimonio stimato di 32,6 miliardi di dollari. François-Henri Pinault, francese, 56 anni, fondatore di Kering (colosso del lusso), collezionista di arte moderna e proprietario assieme al suo papà di Palazzo Grassi a Venezia, è anche un grande appassionato di calcio: i suoi soldi finanziano la favola del Rennes, che ha battuto (3-1) l’Arsenal nella partita d’andata degli ottavi di Europa League. Dalla fabbrica di legname in Bretagna alla guida di una holding multinazionale che comprende diversi marchi, come Yves Saint Laurent e Gucci. Affari, viaggi, un’agenda piena di impegni, ma anche un posto quasi fisso nella tribuna d’onore dello Stade de la Route de Lorient, dove gioca il Rennes, allenato da Julien Stephan e protagonista in Europa: ha mandato in confusione l’Arsenal di Unai Emery e nel turno precedente aveva eliminato il Betis Siviglia, che nella fase a gironi aveva negato la qualificazione al Milan.
DODICI STRANIERI - Mentalità moderna, modulo elastico, un 4-2-3-1 che si trasforma spesso in un 4-4-2 anche nel corso della stessa gara. Rosa ampia, formata da 29 giocatori, età di media di 25,3 anni, 12 stranieri, una squadra che ha un valore di mercato vicino ai 145 milioni di euro. Ismaïla Sarr è il primo gioiello: ala destra, 21 anni, senegalese, fisico e caratteristiche che ricordano l’interista Keita, cinque gol e otto assist in Ligue. Il leader è Ben Arfa, classe 1987, scartato dal Paris Saint Germain e pronto a dominare la scena nel Rennes. Il regista è Clement Grenier (1991), ex Olympique Lione, una breve parentesi di sei mesi nella Roma e una carriera frenata dagli infortuni. M’Baye Niang, invece, è il talento da rilanciare: l’attaccante è arrivato in prestito dal Torino, ha segnato cinque gol in campionato, cerca la sua dimensione dopo le avventure nel Milan e nel Genoa.
LA CHIAVE - Ritmi elettrici, pressing, un calcio governato dalla velocità. Ecco il Rennes, che affida la lettura del suo copione a Ben Arfa e al suo socio Benjamin Bourigeaud, 25 anni, mezzala, scuola Lens, nato a Calais il 14 gennaio del 1994, destro naturale, un metro e 77, un contratto fino al 2021. Tecnica raffinata, spunti da trequartista e razionalità da regista puro: è lui che fa ragionare in campo il Rennes. Il suo cartellino è costato tre milioni e mezzo di euro nell’estate del 2017: ora il valore di Bourigeaud si è triplicato. Cinque reti e quattro assist in Ligue 1, un gol da manuale contro l’Arsenal, applausi ed elogi anche in Coppa di Francia, dove il Rennes ha raggiunto la semifinale (andata 2 aprile in casa dell’Olympique Lione, mentre nell’altra sfida si affronteranno il Paris Saint Germain e il Nantes). Piace alle big di Francia e in Premier. Il suo biglietto da visita alimenta l’asta: quaranta presenze in questa stagione, otto gol e otto assist, 2.942 minuti in campo. Ma la prima missione è un’altra: firmare l’eliminazione dell’Arsenal all’Emirates Stadium.