Tiago Djaló, il Milan è pronto a chiudere

Difensore centrale, 18 anni, si svincola alla fine di giugno dallo Sporting Lisbona: una storia cominciata in Guinea-Bissau. Ha fatto parte di tutte le nazionali giovanili del Portogallo, ora è titolare dell'Under 19. Era stato seguito anche dalla Lazio.
Stefano Chioffi
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ROMA - L’invito è arrivato con un altro sms, lo Sporting Lisbona non si è ancora arreso e sta organizzando una nuova riunione per convincere Tiago Djaló a non andare via gratis a luglio, tra cinque mesi e mezzo. L’ultima idea dei dirigenti, nel tentativo di trattenere il difensore centrale più promettente del calcio portoghese, è quella di firmare un contratto inserendo una clausola di rescissione molto bassa che abbia quasi il valore morale di un indennizzo. Nel clima di confusione che contraddistingue da tempo lo Sporting, impegnato in una serie di battaglie legali dopo l’aggressione subita a maggio da alcuni suoi giocatori al campo di allenamento da parte di un gruppo di ultras e la fuga di diversi big (da Gelson Martins a Rui Patricio, che hanno rescisso per giusta causa), il presidente Frederico Varandas rischia di farsi soffiare ora il talento più corteggiato della sua “cantera”.

IL BLITZ - Tiago Djaló era entrato nei pensieri del Manchester United e del City, ma il Milan ha effettuato il sorpasso nello spazio di pochi giorni e ha già trovato l’accordo con il giocatore e gli agenti della Invictus Team. Una promessa per cinque anni, una stretta di mano che ha spiazzato lo Sporting Lisbona. Una mossa di Leonardo, che ha fiutato l’affare. Piaceva anche alla Lazio. Tiago Djaló ha diciotto anni, è nato in Guinea-Bissau il 9 aprile del 2000, ma è cresciuto con la famiglia a Lisbona e ha il passaporto portoghese. Stile, fisico (un metro e 90), personalità, tempi giusti in fase di chiusura e negli anticipi, concentrazione, maturità, senso della posizione, lancio, colpo di testa. Ha fatto parte di tutte le nazionali giovanili, ora è titolare dell’Under 19. Non ha ancora debuttato in “Primeira Liga”. E’ il leader dello Sporting B, allenato da Luís Martins. Dodici partite e un gol al Famalicão. Otto presenze nella vetrina della Youth League, la Champions baby organizzata dall’Uefa. Il Milan lo sta portando in Italia. 


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