Schrijvers, il Bruges cresce il nuovo Mertens

Ala sinistra o seconda punta, 22 anni, belga, sette gol in campionato: gioca in attacco con il brasiliano Wesley, nei piani della Lazio. Ha un contratto fino al 2022.
Stefano Chioffi
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ROMA - In porta giocava Jensen, i terzini erano Bastijns e Maes. Difesa a quattro e in linea, seguendo l’impronta della scuola olandese, nel segno del totalvoetbal, il calcio totale inventato qualche anno prima da Vic Buckingham, Rinus Michels e Stefan Kovacs. Leekens e Krieger, i due centrali, marcavano a zona. Cools, De Cubber, Vandereycken e Simoen facevano funzionare il motore del centrocampo. Gli attaccanti erano Lajos Kü e Jan Sørensen. E’ stato il Bruges più bello di ogni epoca, quello che nel 1978 a Wembley sfiorò la Coppa dei Campioni, persa in finale contro il Liverpool di Bob Paisley. Era allenato da Ernst Happel, che aveva già vinto nel 1970 il trofeo dalle grandi orecchie con il Feyenoord di Willem Van Hanegem e Ove Kindall. E che nel 1983 avrebbe portato a casa un’altra Coppa dei Campioni guidando l’Amburgo di Horst Hrubesch e Felix Magath contro la Juve di Trapattoni ad Atene. 

WESLEY - Il presente non regala le stesse emozioni a livello europeo, però nelle ultime tre stagioni il Bruges ha conquistato due titoli. E’ campione in carica e nella sua collezione ha infilato dal 2016 anche due Supercoppe del Belgio. Ora è allenato da Ivan Leko, croato, 40 anni, che ha un contratto fino a giugno. La rinascita è legata a una redditizia strategia rivolta ai giovani. Wesley è il giocatore del Bruges più corteggiato all’estero: la Lazio lo aveva prenotato nella scorsa estate. Costava tredici milioni, adesso il club belga ne chiede venti, dopo che il centravanti brasiliano (22 anni, lanciato dall’Itabuna, nello stato di Bahia) ha segnato da agosto sette gol in campionato, due in Champions e uno in Supercoppa. 
IL TANDEM - Wesley non è l’unico assegno in bianco sulla scrivania del Bruges, secondo in classifica a sette punti di distacco dal Genk. L’altra scoperta è stata quella di Siebe Schrijvers, ventidue anni, coetaneo di Wesley, passaporto belga, ala o seconda punta, un metro e 78, colpi alla Mertens e paragoni sempre più frequenti con l’asso del Napoli. Scatto, dribbling, magie: è stato preso dal Bruges a luglio dal Genk per tre milioni. Rispetto a Wesley il suo contratto scade un anno prima, nel 2022. Otto gol e un assist nella Jupiler Pro League, comprese le doppiette nel derby con il Cercle Bruges e con l’Oostende. E’ nato a Peer il 18 luglio del 1996, è cresciuto nel vivaio del Genk: cinque reti nello scorso campionato in attesa di traslocare e di cambiare maglia. E’ un destro, ma nel 4-3-3 preferisce muoversi sulla fascia sinistra. E’ stato il capitano del Belgio Under 21: diciotto presenze e quattro gol. Adesso aspetta la convocazione del ct Roberto Martinez.

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