ROMA - Come una partita a scacchi. L’appuntamento continua a slittare e il tempo che scivola via non aiuta le strategie del Chelsea: l’offerta per il nuovo contratto è pronta, l’amministratrice delegata Marina Granovskaia (che ha ricevuto pieni poteri da Roman Abramovich ed è stata al centro degli strappi con Antonio Conte) spinge per organizzare l’incontro decisivo e riconoscergli un salario più ricco. Ma Callum Hudson-Odoi, stesso fisico e stesso ruolo dell’interista Keita, non ha ancora sciolto il nodo: rinvia la firma, riflette con i suoi genitori, un silenzio che preoccupa il Chelsea e rischia di diventare un muro. Uno scenario che può creare le basi per un’asta: Juve, Barcellona e Arsenal osservano gli sviluppi di una vicenda che potrebbe prendere la piega del divorzio, come ha rivelato il Sun. Hudson-Odoi ha diciotto anni, li ha compiuti il 7 novembre, è londinese e ha radici ghanesi. Non ha un procuratore, si fa rappresentare dalla sua famiglia. Ha vinto un Mondiale Under 17 con la nazionale inglese di Steve Cooper.
COBHAM E SARRI - E’ un’ala sinistra: scatto, dribbling, magie, un metro e 77, agilità, una lettura perfetta dei movimenti nel 4-2-3-1 e nel 4-3-3. Sul suo profilo Instagram, dove viene seguito da 308.000 persone, ha pubblicato anche una foto mentre sorride con Sarri durante un allenamento nel centro sportivo di Cobham. C’è stima, c’è feeling. Alla fine di agosto era stato richiesto in prestito dal Lipsia, ma l’ex tecnico del Napoli si era opposto alla partenza di Hudson-Odoi, nato a Wandsworth, sobborgo di Londra. Il calcio è una questione di dna: il suo papà, Bismark, era un centrocampista, giocava negli Hearts of Oak, club della Premier League ghanese; suo fratello Bradley si diverte con i dilettanti del Wealdstone.
LA SCADENZA - Il Chelsea rischia di perderlo a parametro zero tra diciotto mesi: il contratto si esaurisce il 30 giugno del 2020, è stato firmato nel 2017. Hudson-Odoi prova a fare la differenza con i suoi cambi di marcia, è il modello di esterno che piace a Sarri: tagli, intuizioni brillanti, ma anche chilometri in fase di copertura e di pressing. Conte è stato il primo a valorizzarlo, lo ha lanciato a diciassette anni nella sfida persa (0-3) con il Bournemouth, lo fece entrare in campo a venticinque minuti dalla fine al posto di Davide Zappacosta: era il 31 gennaio del 2018.
HAZARD E WILLIAN - Due presenze in Premier con Conte, in attesa di scoprire l’Europa League con Sarri: debutto contro il Bate Borisov (3-1), mezz’ora in campo il 25 ottobre a Stamford Bridge, fino al gol e all’assist per Alvaro Morata nella recente sfida con il Paok Salonicco, disputata e vinta per 4-0 dai Blues giovedì 29 novembre. Ha scelto il 20 come numero di maglia, la sua prima tifosa è la mamma Claire. Edin Hazard e Willian sono i suoi idoli. E’ entrato nel vivaio del Chelsea quando aveva otto anni.