ROMA - Prevale il peso della tradizione: l’Ajax, il Psv e il Feyenoord si sono divisi quasi tutta la torta dei titoli in Olanda. Settantadue “scudetti” negli ultimi cento campionati, dal 1918 al 2018: 33 per l’ex club di Michels e Cruyff, 24 per la società di Eindhoven che ha portato Romario e Ronaldo in Europa e 15 per quella di Rotterdam, la prima “orange” a conquistare la Coppa dei Campioni (nel 1970) con Ernst Happel in panchina e Wim Van Hanegem a centrocampo. Forza economica, settori giovanili all’avanguardia, la capacità di produrre plusvalenze e di creare un circolo virtuoso.
TRE GOL - L’Eredivisie è diventato storicamente il loro salotto: polarizzano successi e talenti. Ma qualche baby d’oro, a volte, può capitare che sfugga ai loro osservatori, ai loro radar. E’ il caso di Myron Boadu, la grande sorpresa di questa prima parte del torneo: attaccante, diciassette anni, tre gol in quattro giornate, origini ghanesi e passaporto olandese. E’ nato il 14 gennaio del 2001 ad Amsterdam, ma a scoprirlo sono stati i dirigenti dell’Az Alkmaar e il direttore tecnico Max Huiberts. Centravanti o punta esterna, un metro e 80, ambidestro, tecnica, velocità, progressione. In Olanda non conta la carta d’identità. Chi è bravo, sbuca subito dal tunnel, senza indugi e lunghe riflessioni. A Boadu è bastata qualche amichevole estiva per scavarsi un posto nel 4-2-1-3 di John Van den Brom: ha segnato contro il Nac Breda, l’Emmen e l’Heracles Almelo.
L’INFORTUNIO - Colpi brillanti e generosità, chilometri al servizio dei compagni, pressing, fase di copertura, altruismo, un gol ogni 104 minuti. Valeva mezzo milione di euro, ora l’Az Alkmaar prevede scenari pieni di lingotti d’oro, potendo contare anche sulla copertura di un contratto in scadenza nel 2021. E’ l’Under 18 più promettente in Eredivisie. Ha esordito nell’ultima giornata dello scorso campionato, il 6 maggio del 2018, in occasione della partita vinta per 6-0 contro il Pec Zwolle, dopo aver superato un infortunio ai legamenti del ginocchio destro che lo aveva costretto a saltare l’Europeo Under 17. Il tecnico era già Van den Brom.
KLUIVERT - Ha cominciato a giocare nel Buitenveldert (allenato da Fred Bloem) e l’Az Alkmaar lo ha tesserato nel 2013, quando Boadu aveva dodici anni. E’ stato selezionato in tutte le nazionali giovanili, dall’Under 15 all’Under 19 di Maarten Stekelenburg. E c’è chi lo ha paragonato a Patrick Kluivert. Nel 2016 l’Arsenal, seguendo i consigli di Wenger, aveva provato a portarlo a Londra.