ROMA - Anche l’Athletic Bilbao ha realizzato il suo affare del secolo. Si è cresciuto in casa Kepa, basco di Ondarroa, diventato ora un portiere da record, il più pagato di sempre nel suo ruolo: superati Alisson e Buffon. Ottanta milioni di sterline: ecco i soldi versati dal Chelsea, che ha esercitato la clausola di rescissione e ha scelto Kepa per sostituire Courtois, ceduto al Real Madrid perché minacciava di andare via gratis nella prossima estate. Ma l’Athletic ha già trovato l’erede senza spendere un euro, si chiama Alex Remiro e ha la benedizione del nuovo tecnico Eduardo Berizzo, argentino, guarito da un tumore alla prostata e tornato in panchina. E’ una promessa, è un talento, ha le qualità per farsi largo nella Liga e tamponare la partenza di Kepa: a certificarlo sono gli allenatori che lo hanno seguito nel vivaio dell’Athletic.
I CONTRASTI - C’è un nodo, però. C’è un ostacolo: Remiro, ventitré anni, si è rifiutato finora di firmare il prolungamento del contratto, in scadenza nel 2019. E Berizzo, a sorpresa, ha deciso di cancellarlo dalla lista dei convocati per le prime due giornate di campionato, in occasione del debutto con il Leganes (2-1) e del pareggio con l’Huesca (2-2). Remiro in tribuna, in campo Unai Simon, classe 1997, altro ragazzo del vivaio. L’Athletic sta lavorando per arrivare a un accordo con Remiro, ma non mancano le manovre trasversali: la Real Sociedad ha provato a trattare il portiere durante il mercato, senza riuscire ad aprire in modo concreto una trattativa. Jokin Aperribay, il presidente della Real Sociedad, è uscito allo scoperto: «E’ un grande portiere». Una frase che rischia di trasformare questa storia di mercato in un caso da presentare all’Uefa, visto che Josu Urrutia (che guida l’Athletic dal 2011) chiede il rispetto del regolamento e non accetta interferenze.
L’ATTESA - Remiro si è preso una pausa di riflessione, non chiude all’idea del rinnovo, vuole pensarci. Attende un segnale, un rilancio. Di sicuro è uno dei portieri più interessanti della Liga: è alto un metro e 92, pesa 80 chili, ha personalità, dimstra sicurezza nelle uscite, guida il reparto, aiuta i compagni. Istinto e forza esplosiva, è nato a Cascante il 24 marzo del 1995 e nella scorsa stagione aveva contribuito in prestito alla promozione dell’Huesca (41 presenze e 38 gol subiti), che si è piazzato al secondo posto in “Segunda Division”, alle spalle del Rayo Vallecano. Il suo procuratore è Feel Winner. Una partita in corso, quella con l’Athetic. Berizzo lo ha scelto come titolare, ma la chiave è una firma che non arriva.