ROMA - La Juve studia Aleksandr Golovin, il trequartista di una Russia che ha cominciato l’emozionante countdown di un Mondiale da padrona di casa. Evento costato, a livello organizzativo, 678 miliardi di rubli (circa 12 miliardi di euro) e che scatterà giovedì 14 giugno (ore 17) a Mosca con la sfida tra la nazionale di Golovin e l’Arabia Saudita. La Juve ha cominciato a seguire il gioiello del Cska nel mese di gennaio. Anche il Chelsea si è informato sul prezzo del suo cartellino. Il Cska, che ha vinto il titolo tre volte negli ultimi sei anni, chiede venti milioni di euro. Golovin è un fantasista in linea con l’evoluzione di un calcio dove i centrocampisti di ultima generazione devono essere in grado di interpretare diversi copioni. Nel Cska è stato utilizzato con ottimi risultati anche nel ruolo di play e di mezzala.
LA STORIA - Marotta e Paratici valutano la possibilità di investire su Golovin, ventidue anni (è nato il 30 maggio del 1996), cinque gol e quattro assist in ventisette partite nell’ultimo campionato (conquistato dalla Lokomotiv Mosca), diciannove presenze e due reti in nazionale. Ha un contratto fino al 30 giugno del 2021, la sua specialità sono le punizioni: imprime al pallone un effetto micidiale, inventa parabole da artista, alla Baggio. E’ cresciuto a Kaltan, ventimila abitanti, nella Siberia meridionale, dove la temperatura crolla spesso sotto i 45 gradi e in tanti lavorano nelle miniere. Ha cominciato a giocare a calcio all’età di cinque anni a Kaltan. Il suo idolo era Zinedine Zidane. Ha proseguito la sua storia nel vivaio del Metallurg Novokuzneck, prima di essere ingaggiato dal Cska Mosca nel 2015: centotredici presenze, tredici gol e undici assist tra coppe e Premier Liga. E’ alto un metro e 80, pesa 73 chili, è un destro naturale. In questa stagione ha trascinato il Cska ai quarti di finale di Europa League: il club di Mosca, allenato da Viktor Goncharenko, bielorusso, è stato eliminato dall’Arsenal, che nella scorsa estate aveva provato a portare Golovin in Premier League.
I SUOI MAESTRI - A livello di club, il tecnico più importante per la sua carriera è stato Leonid Slutsky, ex ct della Russia, che ha lavorato in passato anche all’Hull City. Era stato Slutsky, appena ingaggiato dal Vitesse, a farlo debuttare nel Cska il 14 marzo del 2015 in occasione della gara vinta per 4-0 contro il Mordovia Saransk: Golovin fu mandato in campo negli ultimi diciotto minuti al posto di Bibras Natcho. A lanciarlo in nazionale è stato invece Fabio Capello: Golovin aveva diciannove anni, quando il 7 giugno del 2015 si ritrovò a giocare per mezz’ora contro la Bielorussia (4-2), raccogliendo subito applausi e riuscendo anche a firmare un gol.