Golovin, la Juve studia il gioiello della Russia

E' un trequartista, ha ventidue anni, gioca nel Cska Mosca. Ha un contratto fino al 2021. Piace anche al Chelsea.
Golovin, la Juve studia il gioiello della Russia
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - La Juve studia Aleksandr Golovin, il trequartista di una Russia che ha cominciato l’emozionante countdown di un Mondiale da padrona di casa. Evento costato, a livello organizzativo, 678 miliardi di rubli (circa 12 miliardi di euro) e che scatterà giovedì 14 giugno (ore 17) a Mosca con la sfida tra la nazionale di Golovin e l’Arabia Saudita. La Juve ha cominciato a seguire il gioiello del Cska nel mese di gennaio. Anche il Chelsea si è informato sul prezzo del suo cartellino. Il Cska, che ha vinto il titolo tre volte negli ultimi sei anni, chiede venti milioni di euro. Golovin è un fantasista in linea con l’evoluzione di un calcio dove i centrocampisti di ultima generazione devono essere in grado di interpretare diversi copioni. Nel Cska è stato utilizzato con ottimi risultati anche nel ruolo di play e di mezzala. 

LA STORIA - Marotta e Paratici valutano la possibilità di investire su Golovin, ventidue anni (è nato il 30 maggio del 1996), cinque gol e quattro assist in ventisette partite nell’ultimo campionato (conquistato dalla Lokomotiv Mosca), diciannove presenze e due reti in nazionale. Ha un contratto fino al 30 giugno del 2021, la sua specialità sono le punizioni: imprime al pallone un effetto micidiale, inventa parabole da artista, alla Baggio. E’ cresciuto a Kaltan, ventimila abitanti, nella Siberia meridionale, dove la temperatura crolla spesso sotto i 45 gradi e in tanti lavorano nelle miniere. Ha cominciato a giocare a calcio all’età di cinque anni a Kaltan. Il suo idolo era Zinedine Zidane. Ha proseguito la sua storia nel vivaio del Metallurg Novokuzneck, prima di essere ingaggiato dal Cska Mosca nel 2015: centotredici presenze, tredici gol e undici assist tra coppe e Premier Liga. E’ alto un metro e 80, pesa 73 chili, è un destro naturale. In questa stagione ha trascinato il Cska ai quarti di finale di Europa League: il club di Mosca, allenato da Viktor Goncharenko, bielorusso, è stato eliminato dall’Arsenal, che nella scorsa estate aveva provato a portare Golovin in Premier League. 

I SUOI MAESTRI - A livello di club, il tecnico più importante per la sua carriera è stato Leonid Slutsky, ex ct della Russia, che ha lavorato in passato anche all’Hull City. Era stato Slutsky, appena ingaggiato dal Vitesse, a farlo debuttare nel Cska il 14 marzo del 2015 in occasione della gara vinta per 4-0 contro il Mordovia Saransk: Golovin fu mandato in campo negli ultimi diciotto minuti al posto di Bibras Natcho. A lanciarlo in nazionale è stato invece Fabio Capello: Golovin aveva diciannove anni, quando il 7 giugno del 2015 si ritrovò a giocare per mezz’ora contro la Bielorussia (4-2), raccogliendo subito applausi e riuscendo anche a firmare un gol.


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