ROMA - Il pensiero è costante, ormai l’argomento è sul tavolo da un po’ di tempo e rappresenta per la Lazio il primo nodo, perché esiste il rischio che qualche club straniero possa presentarsi in estate con un’offerta irrinunciabile per Milinkovic: dal Paris Saint Germain al Real Madrid, l’asta è aperta. Un passaggio obbligato, per il direttore sportivo Igli Tare, cominciare a studiare una soluzione, un’alternativa, allargando il raggio d’azione alla ricerca di un possibile erede. E la storia recente dimostra che la Lazio, sul mercato, soprattutto nelle situazioni complicate, è riuscita spesso a distinguersi per le sue intuizioni.
LA STRATEGIA - Ora l’idea porta in Spagna: il nuovo Milinkovic, il sostituto del serbo, potrebbe arrivare dal Betis Siviglia, che sta lavorando con attenzione sul vivaio. Ha ceduto, a luglio, il regista Dani Ceballos (classe 1996) al Real Madrid per sedici milioni e mezzo di euro. E adesso ha già provato a blindare, con una clausola di rescissione da ventisette milioni di euro, Fabian Ruiz, ventuno anni, stesso ruolo e stesso fisico (un metro e 89) di Milinkovic. Un talento da crescere, una pista che la Lazio ha iniziato a percorrere: il club biancoceleste si è informato con gli agenti della “You First Sports”, la scuderia che cura anche gli interessi di Luis Alberto, altro tesoro della Lazio di Inzaghi.
DUE GOL E CINQUE ASSIST - Fabian Ruiz è un centrocampista completo, moderno, che piace alle big del calcio spagnolo e inglese. E’ nato a Los Palacios y Villafranca, in Andalusia, il 3 aprile del 1996. E’ mancino: due gol (al Levante e nel derby con il Siviglia) e cinque assist in questo campionato, 1.686 minuti in campo, ventitré presenze (venti da titolare), due cartellini gialli. E’ uno dei profili più interessanti della Spagna Under 21: il ct Albert Celades lo ha fatto esordire il 10 ottobre del 2017 in occasione della sfida vinta per 4-1 contro la Slovacchia. Tre partite e un gol all’Islanda, nel girone di qualificazione all’Europeo di categoria.
ORGOGLIO DI CASA - Spunti di qualità, corsa, resistenza, generosità, forza atletica, tackle, lancio, visione di gioco: ha potenzialità importanti e ampi margini di progresso. E’ il nuovo orgoglio del popolo del Betis, che ha vinto nella sua storia soltanto un titolo, nel 1935, con il tecnico irlandese Patrick Joseph O'Connell e il centravanti basco Victorio Unamuno, autore di tredici gol. Fabian Ruiz è entrato nella scuola-calcio del Betis a otto anni, è sempre stato tifoso dei “verderones” e ha iniziato a giocare nel ruolo di punta: era piccolo di statura, veloce, nella squadra Under 14 i compagni lo aveva soprannominato “Messi” per i suoi dribbling.
GLI SCENARI - Il Betis, allenato da Quique Setien e decimo in classifica, non tratta sul prezzo di Fabian Ruiz. Chiede i ventisette milioni della clausola, inserita nel nuovo accordo firmato dal giocatore lo scorso 31 gennaio: un contratto che scade il 30 giugno del 2023. Juan Merino è stato il suo grande maestro: l’ex allenatore del Betis lo aveva lanciato a diciotto anni in “Segunda Division” il 13 dicembre del 2014 (0-1 in trasferta contro il Lugo) e lo aveva fatto debuttare nella Liga il 23 agosto del 2015 nel pareggio (1-1) con il Villarreal, allo stadio Benito Villamarin. Tra coppe e campionato, ha giocato finora quarantotto partite: due gol e sei assist. La Lazio è in prima fila, ma il Betis non è disposto a fare sconti.