Etebo, che personalità davanti a Iniesta e a Busquets

Nigeriano, 22 anni, mediano o mezzala: è stato acquistato alla fine di gennaio dal Las Palmas, che ha bloccato sul pareggio (1-1) il Barcellona e insegue la quarta salvezza consecutiva nella Liga.
Etebo, che personalità davanti a Iniesta e a Busquets
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Sarà ricordata dai tifosi del Las Palmas come la rivoluzione di gennaio: nove acquisti e un nuovo allenatore, Paco Jemez, tornato in Spagna dopo l’esperienza in Messico nel Cruz Azul. Il club gialloblù, guidato dal presidente Miguel Angel Ramirez (imprenditore nel settore della vigilanza privata) e orgoglio delle Canarie, ha cambiato faccia durante il mercato invernale per provare a centrare la quarta salvezza consecutiva nella Liga. Nove colpi, nella speranza di riscattare un girone d’andata molto deludente (undici punti in diciannove giornate, penultimo posto): da Jairo Samperio (1993, ala sinistra, ex Mainz) a Gabriel Peñalba (1984, centrocampista, argentino, ex Cruz Azul), da Nacho Gil (1995, esterno, ex Valencia) ad Alejandro Galvez (1989, difensore centrale, ex Eibar), da Matias Aguirregaray (1989, terzino destro, uruguaiano, ex Club Tijuana) e Alen Halilovic (1996, croato, ex Amburgo) ai nigeriani Oghenekaro Etebo (1995, mezzala, ex Feirense), Emmanuel Emenike (1987, attaccante, ex Olympiacos) e Imoh Ezekiel (1993, punta, che si era svincolato a dicembre dal Konyaspor).

IL MAGO MESSI - Dall’inizio di febbraio, il Las Palmas ha cominciato a dare segnali di ripresa. Nell’ultimo turno ha fermato il Barcellona: 1-1 in rimonta, dopo la magia di Messi (23 gol in 26 partite), all’Estadio “de Gran Canaria”. Un pareggio firmato su rigore dall’argentino Jonathan Calleri, 24 anni, ex Boca Juniors, San Paolo e West Ham, arrivato con la formula del prestito in estate dal club uruguaiano del Deportivo Maldonado e autore finora di sette reti. Nonostante i problemi difensivi (53 gol subiti, seconda difesa più battuta della Liga dopo quella del Deportivo La Coruña di Clarence Seedorf, 56 reti incassate), Paco Jemez è riuscito a chiudere in gabbia il Barcellona, che non si vedeva assegnare un rigore contro nella Liga dal 14 febbraio del 2016 e da 78 partite). Ha ricostruito la squadra puntando sul 4-2-3-1. Ha conquistato sei punti nelle ultime cinque giornate e ha perso soltanto con il Siviglia di Montella (1-2).

ENERGIA E QUALITA’ - Il Las Palmas, ora, è terz’ultimo e ha agganciato il Levante a quota 20. La salvezza non è più un’impresa proibitiva. E una spinta preziosa è stata garantita anche dal nigeriano Oghenekaro Etebo, ventidue anni, mediano o mezzala, scoperto dai dirigenti in Portogallo, nel Feirense, e diventato uno dei pilastri della squadra di Paco Jemez. Cinque presenze da titolare nella Liga: energia e spunti di qualità, chilometri, generosità, 200 passaggi, 36 palloni recuperati, 68 duelli vinti, 19 falli ricevuti e 10 commessi.

IL RENDIMENTO - Il Las Palmas lo ha preso in prestito, ma si è garantito un diritto di riscatto da esercitare entro la fine di giugno. Etebo è stato uno dei migliori in campo nella sfida con il Barcellona: si è mosso con personalità davanti a Iniesta, Busquets e Paulinho. Indossa la maglia numero 6, è alto un metro e 76, è un destro naturale, nel campionato portoghese - dal 7 agosto al 14 gennaio - aveva giocato diciotto partite e aveva segnato quattro gol. E’ nato a Lagos il 9 novembre del 1995, è uno dei pilastri della Nigeria, guidata dal ct tedesco Gernot Rhor e si prepara a partecipare al Mondiale in Russia. La Nigeria è stata la prima nazionale africana a qualificarsi: è stata sorteggiata nel girone D con l’Argentina, la Croazia e l’Islanda.


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