ROMA - Lo Shakhtar, avversario della Roma negli ottavi di Champions League, è il club europeo con più giocatori brasiliani. Sono nove, l’ultimo arrivato si chiama Dodò: è stato preso all’inizio di gennaio dal Coritiba, ha diciannove anni, ricopre il ruolo di terzino destro. Lo Shakhtar Donetsk, che ha chiuso la prima parte del campionato ucraino in testa alla classifica (42 punti in 19 giornate, +3 sulla Dinamo Kiev), ha vinto dieci titoli in sedici stagioni ed è campione in carica. Otto “scudetti” sono stati firmati dal romeno Mircea Lucescu, che nel frattempo è diventato commissario tecnico della Turchia e ha lasciato il posto al portoghese Paulo Fonseca, che si è subito presentato con tre trofei: Prem'er-Liha, Coppa d’Ucraina e Supercoppa.
LA PANCHINA - Paulo Fonseca, 44 anni, nato in Mozambico, ha allenato il Porto e il Braga. Ha costruito lo Shakhtar con il 4-2-3-1 e può contare sui consigli di Jorge Mendes, l’agente che cura gli interessi di Cristiano Ronaldo e José Mourinho. Lo Shakhtar, nella sua storia, ha sempre investito in Brasile realizzando ottime plusvalenze. Scoprire talenti e vendere a prezzi vantaggiosi: ecco la sua strategia. Da Alex Texeira a Fernandinho, da Willian a Douglas Costa, da Elano a Luiz Adriano: aprire aste è una delle grandi specialità dello Shakhtar, che mercoledì 21 febbraio giocherà a Charkiv, nello stadio del Metalist, la partita d’andata degli ottavi di Champions contro la Roma. Nella fase a gironi, Paulo Fonseca si è piazzato alle spalle del Manchester City e ha soffiato la qualificazione al Napoli.
LA FIRMA - I brasiliani sono nove: dal terzino sinistro Ismaily (1990) al mediano Fred (1993, nei piani del Manchester City), dall’esterno destro Marlos (1988) al trequartista Dentinho (1989), dalle ali Bernard (1992) e Taison (1988) all’attaccante Wellington Nem (1992), dalla mezzapunta Alan Patrick (1991) a Dodò (1998), acquistato il 4 gennaio dal Coritiba in cambio di due milioni di euro. Un affare definito nello spazio di poche ore. Dodò è un terzino destro e ha firmato un contratto fino al 2022: spinge, arriva al cross, ha fatto parte della nazionale Under 20 guidata da Rogerio Micale e ora da Carlos Amadeu. E’ alto un metro e 66, è nato a Taubaté il 17 novembre del 1998, ha svolto tutta la sua carriera nel settore giovanile del Coritiba. Cambi di marcia, tecnica raffinata, agilità, corsa: è titolare del Brasile baby, dove ha avuto come compagni durante l’ultimo Sudamericano di categoria talenti del valore di Richarlison (classe 1997, cinque gol in Premier con il Watford) e David Neres (classe 1997, nove reti e undici assist con la maglia dell’Ajax in Eredivisie).