ROMA - Quattro milioni di euro non sono bastati a convincere il Vitoria Guimarães, ma Raphinha rimane nei pensieri e nei progetti dell’Udinese, che ha avuto spesso brillanti intuizioni sul mercato: una trattativa, già sviluppata in estate, che che potrebbe riaprirsi durante il mercato di gennaio. Raphinha è un’ala sinistra, gioca in Portogallo e ha il passaporto brasiliano: dribbling, magie, scatto, tre gol e un assist in campionato. Una crescita accompagnata dagli applausi dei suoi tifosi e dall’offerta dell’Udinese, che non è stata però l’unica a farsi avanti: sul tavolo del Vitoria Guimarães, infatti, non mancano le proposte. Raphinha piace anche in Spagna (Siviglia) e in Inghilterra (West Ham).
IL LEGAME - I dirigenti gli hanno fatto firmare un contratto fino al 2021 e fiutano l’affare: lo hanno scoperto nell’inverno del 2016 con la maglia dell’Avaí, gli hanno dato il tempo di ambientarsi giocando nella squadra B e ora stanno creando le basi per una ricca plusvalenza, considerando che l’esterno è costato seicentomila euro, pagati in quattro rate. Può essere tesserato da comunitario, la mamma è di origine italiana e dispone già del doppio passaporto. E’ mancino, è alto un metro e 76, è nato a Porto Alegre il 14 dicembre del 1996 e ha scelto l’11 come numero di maglia. Ha segnato tre gol, finora: contro il Chaves, lo Sporting Braga e il Maritimo. Anche il Benfica e il Porto hanno chiesto informazioni su Raphinha, apprezzato da Manuel Gerolin, direttore sportivo dell’Udinese.
IL MODULO - E’ un attaccante da 4-3-3 oppure da 4-2-3-1: tecnica raffinata, progressione, agilità, inventiva, classe e altruismo. E’ il gioiello della squadra di Pedro Martins, che ha vinto nella sua storia (cominciata nel 1922) soltanto una Coppa del Portogallo (2013) e una Supercoppa (1988). Raphinha è uno degli stranieri più interessanti della Primeira Liga. Si era già messo in evidenza nello scorso campionato: quattro gol e sei assist. All'inizio di agosto ha segnato nella finale della Supercoppa, persa contro il Benfica (1-3): Ora insegue il salto di qualità. Il Vitoria Guimarães è nono in classifica, ha conquistato dieci punti in otto giornate e il 23 ottobre - quando riprenderà in torneo dopo la sosta per gli impegni della nazionale di Cristiano Ronaldo - affronterà in casa il Portimonense.
IL PERCORSO - Raphael Dias Belloli, questo il suo nome completo, ha iniziato la sua carriera nell’Avaí, club brasiliano della città di Florianopolis. Nel Vitoria Guimarães ha avuto come allenatore anche Sergio Conceição, ex ala della Lazio, del Parma e dell’Inter. Decisivi per la sua crescita in Portogallo anche Vitor Campelos e Pedro Martins, così come sono stati preziosi i consigli di Diogo Fernandes nell’Avaí. Raphinha è stato notato per primo in Brasile - durante la Coppa di San Paolo - da Deco, che faceva il trequartista (Porto, Barcellona, Chelsea) e adesso lavora come procuratore. I suoi idoli sono Neymar e Ronaldinho.