ROMA - Dopo la Liga Deportiva Universitaria di Quito, il club fondato nel 1930 da un gruppo di professori e studenti, l’Independiente del Valle stava per diventare la seconda squadra ecuadoriana a vincere la Coppa Libertadores. Un castello di sogni che si è sbriciolato in finale, contro l’Atletico Nacional di Medellin: il pareggio per 1-1 in casa, a Sangolquì, quasi 2.600 metri di altitudine, allo stadio “Municipal General Rumiñahui”, e la sconfitta per 1-0, in Colombia, il 27 luglio, firmata dal centravanti Miguel Borja, classe 1993, scartato in passato dai dirigenti del Livorno. L’Independiente del Valle ha fatto battere il cuore a un popolo intero, promuovendo all’estero un movimento in costante crescita: l’Ecuador è salito al diciassettesimo posto nel ranking della Fifa (l’Italia è decima e al primo c’è l’Argentina) e nell’ultima Coppa America, quella del Centenario, ospitata nel mese di giugno dagli Stati Uniti, ha raggiunto i quarti di finale.
LE OFFERTE - Ha sfiorato la Champions del Sudamerica, l’Independiente del Valle, promosso nella serie A ecuadoriana per la prima volta nel 2010. E da Sangolquì, smaltita la delusione, ha già preparato le valigie per il campionato italiano Bryan Cabezas, classe 1997, ala sinistra, entrato nei piani dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini: un investimento a prezzi contenuti, che sfiora il milione di euro, un’idea del direttore sportivo Giovanni Sartori. Cabezas si è fatto conoscere durante la Coppa Libertadores, è stato l’incubo dei difensori del Boca Juniors, ha segnato un gol nella semifinale di andata (2-1) e un altro in quella di ritorno (3-2), eliminando il club argentino. Ricorda un po’ il suo connazionale Enner Valencia, punta del West Ham, a livello di caratteristiche: è rapido, con i suoi cambi di marcia prende spesso il sopravvento sulla fascia, salta il terzino, arriva al cross, prova il blitz in area di rigore. E’ alto un metro e 82, difende bene il pallone, il tecnico Pablo Repetto ha saputo sfruttare i suoi guizzi sulla sinistra, gli ha consegnato la maglia numero undici e lo ha trasformato in uno dei punti di riferimento più preziosi del suo 4-2-3-1.
LA SCOPERTA - Cabezas non è l’unico tesoro dell’Independiente del Valle: i dirigenti del club nerazzurro hanno ricevuto diverse offerte anche per il centravanti José Angulo (1995), autore di sei gol in Coppa Libertadores e seguito dal Palermo. Bryan Cabezas è nato a Quevedo il 20 marzo del 1997, ha diciannove anni, ha cominciato la sua carriera nel settore giovanile dell’Independiente del Valle. L’allenatore Pablo Repetto lo ha lanciato quando aveva appena quindici anni e mezzo: era il 15 dicembre del 2012, lo fece entrare in campo a dieci minuti dalla fine al posto di Armando Solis, durante la sfida con la Liga Deportiva Universitaria di Loja (0-1). Cabezas ha giocato quindici partite in Coppa Libertadores, ha segnato tre gol (il primo contro l’Atletico Mineiro) e ha costruito due assist. Nello scorso campionato è stato utilizzato da Repetto per diciassette volte, realizzando una rete alla decima giornata nella gara con il Mushuc Runa: l’Independiente del Valle si è piazzato al quinto in classifica con trentaquattro punti, tredici in meno dei campioni del Barcelona di Guayaquil.