ROMA - Ora che José Mourinho si è portato a casa una ricca liquidazione, sciogliendo ogni vincolo con il Chelsea, Louis Van Gaal è l’allenatore della Premier League che riceve lo stipendio più alto: il Manchester United gli versa sul conto in banca novecentomila di euro al mese, per un totale di dieci milioni e ottocentomila a stagione. L’ex ct dell’Olanda ha un contratto fino al 2017, ma il suo futuro è in bilico. Zero trofei e tante critiche per un gioco che non ha mai preso forma: Van Gaal è arrivato quarto nello scorso campionato e adesso è quinto (con sette punti di distacco dal Leicester e dal Manchester City). E’ uscito in Coppa di Lega perdendo contro il modesto Middlesbrough (club inglese che milita in Championship). Ha speso quasi 300 milioni di euro sul mercato da 2014. A dicembre è stato eliminato in Champions League nella fase a gironi. Risultati deludenti e rapporti complicati: durante i suoi diciotto mesi di gestione, Van Gaal è entrato in rotta di collisione con diversi giocatori, come Angel Di Maria (ceduto in estate al Paris Saint Germain) e Radamel Falcao, rispedito a luglio al Monaco, che ha provveduto poi a girarlo in prestito al Chelsea.
LA SITUAZIONE - Ha rischiato di essere esonerato nel giorno del Boxing Day, il 26 dicembre, quando il suo Manchester ha perso per 2-0 in casa dello Stoke City, rimediando la quarta sconfitta consecutiva (tra Premier e Champions). I dirigenti si sono confrontati a lungo, hanno pensato di chiamare a sorpresa Mourinho, prima di concedere a Van Gaal un altro po’ di tempo. Tensioni e contrasti anche con i tifosi (che rimpiangono Alex Ferguson) e con la stampa inglese: il tecnico, che nel 1995 vinse la Champions sulla panchina dell’Ajax, superando in finale il Milan di Capello, è rimasto senza vittorie dal 21 novembre al 2 gennaio, per otto partite (quattro pareggi e quattro sconfitte).
LE DIFFICOLTA’ - Sta faticando a dare un’impronta al Manchester United, confuso e senza identità. Ha cambiato sei moduli in questa stagione: 4-2-3-1, 4-4-2, 3-4-1-2, 4-5-1, 4-3-3 e 4-1-4-1. Il mancato ingresso agli ottavi di Champions - Van Gaal si è piazzato terzo alle spalle del Wolfsburg e del Psv Eindhoven, traslocando in Europa League - ha aumentato le distanze tra la dirigenza e il tecnico, medaglia di bronzo con l’Olanda al Mondiale del 2014 in Brasile, prima di essere ingaggiato dallo United, che aveva licenziato in precedenza lo scozzese David Moyes.
I CONTRASTI - I tabloid gli rimproverano i soldi spesi per Depay, Martial, Herrera, Scheneiderlin e Blind. Tra gli acquisti firmati da Van Gaal, che in 77 partite viaggia alla media di 1,7 punti ogni novanta minuti, Darmian è uno dei pochi ad aver superato l’esame. Van Gaal chiede pazienza e fiducia: la squadra segna poco (ventotto gol in ventidue partite di campionato), Rooney ha realizzato appena sei reti (quattro nelle ultime tre gare), ma la difesa - come sottolinea spesso l’ex ct - è la seconda del torneo (venti gol subiti, due in più del Tottenham).
LA SCOPERTA - In questa affannosa ricerca di una dimensione da Manchester United, Van Gaal è convinto di aver trovato il terzino sinistro del futuro. Ha quasi diciannove anni, si chiama Cameron Borthwick-Jackson e può giocare anche nel ruolo di difensore centrale. Van Gaal lo ha scoperto nell’Accademia del club e lo ha inserito nella squadra dei big. Quattro presenze in Premier, per un totale di 172 minuti, una in Champions League, una in Coppa d’Inghilterra. Lo ha fatto esordire in campionato il 7 novembre contro il West Bromwich (2-0, gol di Jesse Lingard e di Juan Mata), al posto dell’argentino Marcos Rojo, arrivato dallo Sporting Lisbona nell’estate del 2014 per venti milioni di euro. Borthwick-Jackson, mancino naturale, alto un metro e 90, ha il contratto in scadenza il 30 giugno, ma prolungherà l’accordo nelle prossime settimane. E’ nato a Manchester il 2 febbraio del 1997. E’ stato titolare nell’Inghilterra Under 16 e Under 17. Si è messo in luce anche nella Youth League, la Champions dei baby organizzata dalla Uefa: tre presenze, tutte da terzino sinistro, nel Manchester Under 19, allenato dall’ex mediano Nicky Butt, che era uno dei fedelissimi di Ferguson.