ROMA - Rispetto a un anno fa, dopo quattordici giornate, ha conquistato otto punti in più: il Paris Saint Germain ha trasformato il campionato francese in una proprietà privata. Sta procedendo, a passo spedito, verso il quarto titolo consecutivo, il terzo della gestione-Blanc, considerando che il primo della collezione è arrivato con Ancelotti nel 2013. In Ligue 1 è l’unica squadra che non ha mai perso. Ha il migliore attacco (33 gol) e la difesa meno battuta (7 reti). Dodici vittorie e due pareggi, trentotto punti, tredici di vantaggio sull’Olympique Lione e sul Caen, sorpresa della stagione insieme con il Nizza (quarto) e il neopromosso Angers (quinto). Il divario è abissale, il Paris Saint Germain appartiene a un altro pianeta: dai nove gol di Ibrahimovic ai sette di Cavani, dai quattro di Di Maria ai tre di Lucas Moura.
LA STATISTICA - L’ultima sconfitta in Ligue 1 risale al 15 marzo del 2015, in occasione della trasferta a Bordeaux (2-3). Ma c’è anche un altro dato statistico: dal ko di Bordeaux, il Paris Saint Germain ha giocato in campionato ventitré partite, vincendone ventuno e pareggiandone due. Il gruppo di Blanc porta in media allo stadio, nelle gare in casa, al “Parco dei Principi”, 46.748 spettatori. Solo nella classifica dei cannonieri, il Psg, non è primo, visto che il centravanti Benjamin Moukandjo, francese con passaporto camerunense, ventisette anni, ha segnato dieci gol con la maglia del Lorient, uno in più di Ibrahimovic, che però vanta la migliore media (una rete ogni 84 minuti). Lo svedese, capocannoniere in Ligue 1 nel 2013 (30 gol) e nel 2014 (26), è in testa alla graduatoria degli assist: cinque in nove partite.
IL RECORD - Nessuno, in Francia, può competere con il Paris Saint Germain, che insegue il record di “scudetti” dell’Olympique Lione, in grado di conquistarne sette tra il 2002 e il 2008. Blanc ha preso un impegno con lo sceicco, Nasser Al-Khelaïfi, che controlla il Psg: subito un altro titolo e almeno la semifinale di Champions League. Ha un organico stellare, ma ogni tanto regala la vetrina anche ai giovani più interessanti del vivaio. Sabato scorso, nella sfida vinta per 2-1 sul campo del Lorient, ha schierato al centro della difesa Presnel Kimpembe, vent’anni, mancino, originario del Congo e scoperto nel Paris Saint Germain B, allenato da Laurent Huard. Kimpembe ha giocato accanto a Thiago Silva. Ma non è stato l’unica novità: Blanc ha schierato nel blocco dei titolari anche Hervin Ongenda, classe 1995 come Kimpembe, cresciuto nel vivaio del Psg e rientrato in estate dalla stagione in prestito al Bastia (sedici presenze). Kimpembe ha superato l’esame e Ongenda ha firmato uno dei due gol (l’altro è stato realizzato da Matuidi) che hanno consegnato il successo (2-1) alla squadra di Blanc.
LE CARATTERISTICHE - Ongenda è un’ala da 4-3-3 oppure da 4-2-3-1. Contro il Lorient è stato utilizzato sulla fascia sinistra: dribbling, scatto, estro e agiità. Ongenda ha festeggiato così la sua prima gara stagionale in Ligue 1. E’ alto un metro e 69, è ambidestro, sterza ed entra in area: elegante e generoso, si sacrifica anche in copertura. E’ nato a Parigi il 24 giugno del 1995, ma ha radici congolesi, proprio come l’altro baby Kimpembe. Ha un contratto fino al 30 giugno del 2017. E il primo tecnico a lanciarlo nel Psg, tra i professionisti, era stato Carlo Ancelotti, che lo aveva lanciato il 6 gennaio del 2013 in Coppa di Francia: quel giorno il Psg vinse per 4-3 contro l’Arras (doppietta di Lavezzi e gol di Matuidi e Camara).