ROMA - Il Psv Eindhoven, che ha interrotto l’egemonia dell’Ajax di Frank De Boer (quattro titoli di fila), ha depositato in banca quarantasette milioni di euro dalle cessioni di Memphis Depay al Manchester United e di Georginio Wijnaldum al Newcastle, ma ha perso il capocannoniere dell’ultimo campionato e uno dei migliori centrocampisti dell’Eredivisie. Phillip Cocu, l’allenatore del Psv, ha aiutato il club ad arricchirsi con le plusvalenze, però si avvicina alla nuova stagione senza i ventidue gol di Depay e i quattordici di Wijnaldum: trentasei reti che hanno fatto la differenza nel 2014-15. Ed è proprio la perdita dei diamanti del Psv a restituire di riflesso all’Ajax il ruolo di favorita.
LA SCELTA - De Boer aveva offerte dall’estero, soprattutto dalla Premier League (Newcastle), ma ha accantonato la possibilità per quest’anno di lasciare Amsterdam e ha deciso di rispettare il contratto fino al 2017. E’ rimasto, De Boer, con un obiettivo chiaro: quello di lanciare l’assalto al quinto “scudetto” della sua carriera di allenatore. Rispetto al Psv Eindhoven, l’Ajax ha ceduto soltanto uno dei suoi gioielli, l’attaccante islandese Kolbeinn Sigthorsson, e ha perso a parametro zero il difensore Niklas Moisander, passato alla Sampdoria.
MILIK E BAZOER - De Boer ha blindato, almeno per questa stagione, i talenti migliori: dall’attaccante polacco Arkadiusz Milik (1994), riscattato per due milioni e ottocentomila euro, dopo che era arrivato in prestito dal Bayer Leverkusen, al trequartista danese Lukas Andersen (1994); dal centrocampista Riechedly Bazoer (1996) alla punta Anwar El Ghazi (1995), passaporto olandese e origini marocchine.
KISHNA E LA LAZIO - Si prepara a lasciare l’Ajax, invece, Ricardo Kishna: vent’anni, attaccante esterno, cinque gol e cinque assist nello scorso torneo. Il pressing della Lazio e il contratto in scadenza nel 2017 hanno convinto i dirigenti a trovare un accordo sui cinque milioni di euro, considerando che Kishna non vuole restare ad Amsterdam e non ha mai trovato il feeling con De Boer.
IL MERCATO - L’Ajax riparte con i favori del pronostico. De Boer, finora, è stato il regista di un mercato intelligente. Il colpo più costoso (sei milioni di euro) è stato quello di Nemanja Gudelj, ventitré anni, serbo, leader del centrocampo dell’Az Alkmaar, a segno undici volte nell’ultima stagione. Sarà Gudelj il nuovo faro del gioco. Ma De Boer, dopo un lungo braccio di ferro, ha riportato all’Amsterdam Arena anche un terzino sinistro, Mitchell Dijks, ventidue anni, molto promettente. Lo ha fatto tornare dal Willem II, considerando che Dijks è cresciuto nel vivaio dell’Ajax. E ha bloccato le mosse del Celtic, che aveva già pronto il contratto per portarlo a Glasgow.
IL NUOVO BLIND - Dijks sarà l’erede di Daley Blind, ceduto l’anno scorso al Manchester United di Louis Van Gaal in cambio di diciassette milioni e mezzo di euro. E’ olandese, è nato a Purmerend il 9 febbraio del 1993, è alto un metro e 93, può fare in caso di emergenza anche il centrale e l’esperienza nel Willem II si è rivelata preziosa: ventotto presenze (tutte da titolare) nella squadra di Jurgen Streppel. Ha superato l’esame e De Boer lo ha promosso per il suo nuovo Ajax, fermando le manovre del Celtic, che aveva offerto quasi due milioni di euro per il cartellino. Dijks ha esordito in Eredivisie con la maglia dell’Ajax e a lanciarlo è stato De Boer, il 19 agosto del 2012: fu schierato titolare nella gara vinta in trasferta per 6-1 con il Nec Nijmegen. Ha giocato in prestito anche all’Heerenveen (ventisette presenze nella stagione 2013-14) e in totale ha disputato finora 58 partite in Eredivisie (nove con l’Ajax).