ROMA - Si era già fatto conoscere durante la Youth League, la Champions riservata alle squadre giovanili. E la vetrina del Mondiale Under 20, che si è appena svolto in Nuova Zelanda ed è stato vinto dalla Serbia (2-1 in finale contro il Brasile), è servita a garantirgli altri complimenti. Viktor Kovalenko è stato premiato con la “Scarpa d’oro", ha segnato cinque gol (doppietta alla Birmania e tripletta agli Stati Uniti), è stato inserito nella Top 11 e nella lista dei baby più promettenti. Promosso dagli emissari del Chelsea e del Manchester United, tenuto sotto osservazione dai dirigenti del Barcellona, richiesto dal Liverpool. Tante offerte, ma il centrocampista è stato blindato dallo Shakhtar Donetsk.
LA STIMA DI LUCESCU - Kovalenko continuerà a crescere nel campionato ucraino, diventerà presto un titolare nello scacchiere di Mircea Lucescu, che ha sempre dimostrato un istinto speciale nella scelta dei talenti. Kovalenko è un regista, gioca davanti alla difesa, costruisce la manovra, ma ha i tempi giusti in fase di inserimento e il passo di una mezzala, altro ruolo in cui riesce a incidere. Kovalenko è stato il capocannoniere del Mondiale Under 20: cinque gol (come l’ungherese Bence Mervò) e due assist, nonostante il viaggio dell’Ucraina si sia interrotto agli ottavi di finale con il Senegal, che si è piazzato al quarto posto, facendosi soffiare la medaglia di bronzo dal Mali.
IL NUOVO CONTRATTO - Lucescu è un suo estimatore, ha bloccato la partenza di Kovalenko e sta già lavorando al rinnovo del contratto di questo centocampista, elegante e completo. L’impegno attuale scade il 30 giugno del 2017 e sarà prolungato fino al 2020. Kovalenko regala le geometrie di un play classico e le fiammate di una mezzala. E’ alto un metro e 82, ha diciannove anni, è nato il 14 febbraio del 1996 a Kherson e ha sfiorato in questa stagione la conquista della Youth League, persa in finale con il Chelsea (2-3). Un gol all’Athletic Bilbao, una doppietta all’Anderlecht e un’altra rete nella sfida con il club londinese, oltre a tre assist in nove presenze nel torneo europeo più prestigioso.
LE CARATTERISTICHE - Lancio lungo, visione di gioco, tiro da fuori area: è stato uno dei gioielli del Shakhtar Under 19 allenato da Valeri Kryventsov. Ha grosse potenzialità, verrà subito aggregato a tempo pieno alla squadra di Mircea Lucescu, che lo aveva già utlizzato due volte nella scorso campionato, vinto dalla Dinamo Kiev. Ventitré minuti in campo e due assist nella gara con il Goverla, dominata dallo Shakhtar (7-3). Ha esordito nella “Prem’er-Liha” il 28 febbraio del 2015 contro il Vorskla Poltava (3-0), alla quindicesima giornata: Lucescu gli ha dato spazio negli ultimi sei minuti al posto del brasiliano Ilsinho.