Mammana, in prima fila c’è l’Atletico Madrid

E’ un difensore, ha diciannove anni, gioca nel River Plate e si è messo in grande evidenza in Coppa Libertadores nel derby d’andata vinto (1-0) contro il Boca Juniors.
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - In prima fila c’è l’Atletico Madrid: Diego Simeone è il regista della trattativa legata a Emanuel Mammana, diciannove anni, difensore del River Plate, centrale oppure terzino, titolare mercoledì notte nel derby d’andata vinto contro il Boca Juniors (1-0, gol su rigore dell’uruguaiano Carlos Sanchez). L’affare è stato avviato: i dirigenti dell’Atletico Madrid hanno avuto diversi colloqui con il presidente del River Plate, Rodolfo D’Onofrio, e il direttore sportivo Enzo Francescoli, come ha rivelato il giornale spagnolo “As”. 

 

IL RETROSCENA - Cinque milioni di euro più bonus: si parte da questa base, ma l’operazione potrebbe essere allargata al mediano Matias Kranevitter, classe 1993, corsa e pressing. «Li conosco da quando erano bambini e si stanno facendo largo», ha dichiarato Simeone all’agenzia Efe. Anche l’Inter ha fatto studiare Mammana, che ha superato un altro esame contro il Boca Juniors, giocando sulla fascia destra nel 4-4-2 di Marcelo Gallardo. 

 

L’IDENTIKIT - Personalità, concentrazione, tempi giusti in fase di chiusura e di costruzione, continuità di rendimento. Colpisce bene di testa, ha un lancio lungo, è ordinato: Mammana è uno dei difensori più completi e promettenti in Sudamerica. E’ cresciuto nel settore giovanile del River Plate ed è uno dei pilastri dell’Argentina Under 20 di Humberto Grondona. 

 

IL CT SABELLA - Ha già debuttato nella nazionale maggiore: era il 7 giugno 2014, amichevole con la Slovenia, un 2-0 firmato da Leo Messi e dall’ex interista Ricardo Alvarez (adesso al Sunderland), tredici minuti in campo al posto di Javier Mascherano, il ct era Alejandro Sabella, sostituito da Gerardo Martino dopo il Mondiale in Brasile.

 

DIAZ E GALLARDO - Il primo a notarlo, nel River Plate, era stato Ramon Diaz, che ha vinto nel 2014 il “Torneo Final", regalando il titolo ai “Millonarios” dopo sei anni di attesa. Diaz, che ora è il ct del Paraguay, ha aperto a Mammana le porte della squadra maggiore: il difensore andò in panchina nel “Torneo Final” il 24 febbraio del 2014, in occasione della partita in trasferta con il Colon di Santa Fe (1-3).

 

LA STORIA - Un’infanzia faticosa: ha perso i genitori quando era bambino, prima la mamma e poi il papà. Ha un legame robusto con il River Plate: affetto e riconoscenza. «Ho trovato in questo club, da parte dei compagni e dei dirigenti, un sostegno infinito nella fase più dolorosa della mia vita», ha raccontato Emanuel Mammana, nato a Merlo (in provincia di Buenos Aires) il 10 febbraio del 1996. E’ alto un metro e 84, pesa 70 chili, gioca con la maglia numero ventiquattro, ha vinto un campionato argentino (il “Torneo Final”) e una “Copa Sudamericana" con il River Plate. 

 

I SUOI MODELLI - E’ ambidestro. Ha due punti di riferimento: Thiago Silva e Piqué. Gallardo lo utilizza al centro vicino a German Pezzella (classe 1991) o a Ramiro Funes Mori (1991), ma Mammana ha dimostrato sicurezza anche nel ruolo di terzino. Sei presenze in campionato, una in “Copa Sudamericana (nella gara d’andata con i colombiani dell’Atletico Nacional, terminata 1-1) e una in Coppa Libertadores. 

 

IL SUDAMERICANO UNDER 20 - E’ entrato nella Top 11 del Torneo Sudamericano Under 20, disputato all’inizio del 2015 in Uruguay e vinto proprio dall’Argentina, guidata dal selezionatore Humberto Grondona. Mammana è stato uno dei protagonisti insieme con il capocannoniere Giovanni Simeone, autore di nove gol, figlio del “Cholo” e attaccante del River Plate. Oltre all’Atletico Madrid e all’Inter, anche il Tottenham - su precisa indicazione del tecnico argentino Mauricio Pochettino - si è mosso per Mammana, blindato dal River con un contratto fino al 2018. 


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