Preciado, la novità del calcio colombiano

E’ un centravanti, ha vent’anni, gioca nel Deportivo Cali ed è il capocannoniere del campionato con dieci gol. Ricorda per caratteristiche Jackson Martinez del Porto e potrebbe sbarcare presto in Europa.
Preciado, la novità del calcio colombiano
Stefano Chioffi
6 min

ROMA - La Colombia è diventata la terra dei centravanti: Radamel Falcao, Jackson Martinez, Carlos Bacca e Adrian Ramos valgono centodieci milioni di euro. Un marchio di fabbrica, una scuola emergente: il ct José Pekerman si è già garantito un ventaglio di ottime soluzioni anche per il futuro, da Luis Muriel a Duvan Zapata. Non c’è solo la magia di James Rodriguez, il trequartista che ha stregato subito il Real Madrid, a colorare le ambizioni della Colombia, che si avvicina con i requisiti giusti alla prossima edizione della Coppa America, organizzata dal Cile (11 giugno-4 luglio) e vinta soltanto una volta dai “Cafeteros”: era il 2001, in panchina c’era il ct Francisco Maturana e a fare la differenza fu il capocannoniere Victor Aristizibal, autore di sei gol.

 

I TESORI - Il primo della lista è Falcao, che gioca nel Manchester United ed è ancora di proprietà del Monaco, costa quarantacinque milioni di euro e in estate troverà un nuovo club: ha avuto poco spazio con Van Gaal, incomprensioni e malumori, solo nove partite da titolare, quattro gol in venticinque presenze in Premier League e un divorzio già deciso. Jackson Martinez, invece, è pronto a salutare il Porto: si può svincolare esercitando una clausola di trentacinque milioni di euro. E’ nato nel 1986, come Falcao, ha segnato finora ventiquattro gol tra campionato e Champions League, piace in Premier (il Tottenham è in prima fila) ed è sbarcato in Portogallo nel 2012.

 

L’INTER E IL MILAN - Prepara il trasloco anche Carlos Bacca, che è stato acquistato quasi due anni fa dal Siviglia per sette milioni di euro e adesso ne vale venti. In Coppa America sarà una delle stelle della nazionale colombiana, diretta dal ct José Pekerman, passaporto argentino. Bacca è stato portato in Europa dal Bruges nel 2012 e nella scorsa estate era entrato nei progetti del Milan e dell’Inter. C’è poi Adrian Ramos, che si è imposto in Bundesliga dopo essere stato lanciato nell’America di Cali. In Germania si è fatto scoprire, passando dall’Hertha Berlino al Borussia Dortmund. I quattro moschettieri della Colombia hanno in comune un aspetto anagrafico: sono nati nel 1986. Ramos è il meno famoso ed è costato dieci milioni di euro. Ha faticato a inserirsi negli schemi di Jürgen Klopp, ha pagato la stagione negativa del Borussia: due gol e due assist, un bottino povero rispetto a quello dello scorso torneo con l’Hertha (sedici reti e otto assist).

 

LE ALTRE SOLUZIONI - Nel blocco dei convocati di Pekerman, per quanto riguarda l’attacco, troverà spazio anche Teofilo Gutierrez, ventinove anni, che gioca nel River Plate e ha vinto un campionato argentino (il Torneo Final 2014). E’ sbarcato a Buenos Aires dopo un’avventura in Turchia, nel Trabzonspor. Ma in Europa potrebbe tornare presto: lo seguono il Deportivo La Coruña e il Southampton. Due le possibili sorprese: Duvan Zapata, classe 1991, otto gol nel Napoli tra campionato ed Europa League, e Luis Muriel, frenato da una serie di infortuni e passato alla Samp durante il mercato di gennaio, al termine di una complessa trattativa con l’Udinese.

 

IL RANKING - La crescita della Colombia, che occupa il quarto posto nel ranking della Fifa dietro la Germania (prima), l’Argentina (seconda) e il Belgio (terzo), trova le sue radici in un progetto legato ai settori giovanili. Accademie, centri di formazione, istruttori: la Colombia sta raccogliendo i frutti di un lavoro pianificato dalla federazione e sposato dai club. Un ricambio costante, nel segno della qualità.

 

LA NOVITA’ - L’ultima scoperta, nel campionato colombiano, è Harold Preciado, vent’anni, centravanti del Deportivo Cali e capocannoniere della “Liga Aguila” con dieci gol in diciassette partite. E’ la novità degli ultimi mesi e viene considerato il possibile erede di Jackson Martinez. E’ alto un metro e 82, pesa 70 chili, ha la cresta da mohicano, stacca bene di testa, colpisce quasi sempre di destro, è agile e veloce. Istinto e furbizia: ecco la sua miscela. E’ nato a Tumaco il primo giugno del 1994, è un prodotto del vivaio del Deportivo Cali e ha segnato finora tre doppiette (contro lo Junior, l’Atletico Nacional e il Deportivo Pasto).

 

L’ESPERIENZA - E’ rientrato a Cali alla fine del 2014, dopo aver vinto il campionato di “Primera B” giocando in prestito con la maglia del Jaguares di Cordoba, allenato da Hector Dario Estrada: ventuno reti (con una tripletta al Leones) e il ritorno al Deportivo, dove il tecnico Fernando Castro (soprannominato “el profesor” e ingaggiato all’inizio di gennaio del 2015) lo ha subito promosso nel gruppo dei titolari, accanto a Miguel Murillo, altro talento in fase di ascesa, a segno dodici volte negli ultimi due tornei.

 

L’ESORDIO - Preciado ha debuttato da professionista il 24 aprile del 2013, in occasione della gara con il Depor nella “Copa Postobon”, sostituendo al 65’ Gustavo Cuellar. E’ cresciuto molto grazie all’esperienza nel Jaguares, un club che ha rappresentato una tappa decisiva anche nella carriera di Jackson Martinez, scoperto dal Porto tre anni fa nella serie B colombiana e scelto per sostituire il brasiliano Hulk. Preciado segna in tutte le maniere e contro il Cortuluà ha sfondato la rete calciando un rigore. Il Deportivo Cali di Preciado, cinque assist, maglia numero sette, è quinto in campionato: ventinove punti (come lo Junior e l’Atletico Nacional) in diciassette giornate, otto vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte.

 

LA STORIA - Preciado è arrivato al Deportivo Cali quando aveva quattordici anni, portato dal suo padrino Carlos Alberto Cortes, che lo aveva allenato da bambino nella scuola-calcio di Tangarial, venti minuti di macchina da Tumaco. Il suo primo tecnico nel Deportivo Cali è stato Carlos Arango, poi ha lavorato con Robert Carabalì e con Alberto Suarez.Ha una figlia (Samanta) di un anno ed è fidanzato con Tatiana Arboleda. «Il mio sogno? Giocare in futuro in Europa», ha dichiarato in un’intervista all’emittente televisiva Caracol.


© RIPRODUZIONE RISERVATA