Konoplyanka, che asta: si svincola dal Dnipro

Ha venticinque anni, è un esterno sinistro (da 4-3-3 e 4-2-3-1), ha il passaporto ucraino ed è la stella della squadra che affronterà il Napoli nella semifinale di Europa League. Il suo contratto scade il 30 giugno. Viene seguito dall’Inter, dalla Roma, dal Tottenham, dal Liverpool e dal Siviglia.
Stefano Chioffi
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ROMA - Ihor Kolomoyskyi è un banchiere di origini israeliane: controlla una serie di compagnie aeree (Skyways Express e City Airline) e la “Burisma Holdings Ldt”, la più grande società di gas privato dell’Ucraina. Gestisce un patrimonio di un miliardo di dollari (come ha rivelato il magazine “The Economist”) e i suoi interessi ruotano anche intorno a un network di otto televisioni. E’ il presidente del Dnipro e c’è la sua regia dietro la scalata di questo club, che ha raggiunto una semifinale europea per la prima volta nella sua storia e si prepara ad affrontare il Napoli. La finanza, il calcio e la politica: Kolomoyskyi, cinquantadue anni, ucraino, guida un impero economico, coltiva una grande passione per lo sport ed è uno degli oppositori di Vladimir Putin. 

 

LA SEMIFINALE - Il Dnipro è la sorpresa di questa edizione di Europa League. Ha chiuso la fase a gironi al secondo posto, alle spalle dell’Inter. Poi ha battuto l’Olympiacos (che era arrivato terzo nel gruppo della Juventus in Champions) e l’Ajax di Frank De Boer, in attesa di eliminare il Bruges (0-0 all’andata e 1-0 nella gara di ritorno, gol di Shakhov a sette minuti dalla fine). Il Dnipro si è preso la vetrina grazie al sostegno econonico di Kolomoyskyi e agli schemi di Myron Markevych, classe 1951, che ha acceso i sogni del Dnipro con il suo 4-2-3-1 ed è stato assunto nel 2014, dopo aver diretto per quattro anni la nazionale ucraina. Ha sostituito in panchina lo spagnolo Juande Ramos, ex tecnico del Real Madrid e del Tottenham. 

 

LA STAGIONE - In campionato è terzo: quarantaquattro punti (otto in meno della Dinamo Kiev, sconfitta nei quarti dalla Fiorentina), tredici vittorie, cinque pareggi, due sconfitte, quaranta gol realizzati e dodici subiti. Una stagione che ha cambiato piega dopo una partenza negativa: il Dnipro, infatti, era stato eliminato in estate dal Copenaghen (0-0 in casa e 0-2 in Danimarca) nel terzo preliminare di Champions League. C’è già un precedente con il Napoli: il club ucraino lo aveva incrociato in Europa League, nel 2012-13, durante la fase a gironi. Sulla panchina del club di Aurelio De Laurentiis c’era Walter Mazzarri. Gli azzurri vinsero per 4-2 al San Paolo, trascinati da Edinson Cavani, mentre persero per 3-1 in trasferta. 

 

I MECCANISMI - Il nuovo Dnipro, quello costruito da Markevych, ha trovato la chiave dei suoi successi attraverso il 4-2-3-1. Boyko in porta, Fedetskiy e Leo Matos sulle fasce, il brasiliano Douglas Silva (ex Vasco da Gama) e Cheberyachko al centro della difesa. I due mediani sono Kankava e Rotan. L’esterno destro è Matheus, Bezus fa il trequartista e Konoplyanka si muove sulle corsia di sinistra. Il centravanti è il croato Kalinic. Evgen Konoplyanka è il leader del Dnipro. Ha già sfidato una volta il Napoli: era l’8 novembre del 2012 e la squadra di Mazzarri s’impose per 4-2 con un poker di Cavani. E’ stato seguito dall’Inter e dalla Roma. 

 

IL CONTRATTO - Konoplyanka è una mezzapunta, è ambidestro e viene schierato quasi sempre sul lato sinistro. E’ alto un metro e 76, ha venticinque anni, è nato il 29 settembre del 1989. Ha cominciato a giocare nel Kirovograd, il club della sua città. Konoplyanka è al centro del mercato: non ha rinnovato il suo contratto con il Dnipro e dal primo luglio sarà libero di firmare per una nuova società. Sono andati a vuoto i tentativi dei dirigenti ucraini: niente accordo, rifiutata la proposta di un ingaggio da tre milioni di euro. L’Inter e la Roma lo avevano trattato l’anno scorso, ma l’affare era saltato per le richieste elevate del Dnipro, che pretendeva quindici milioni di euro. Konoplyanka interessa anche al Tottenham, al Liverpool e al Siviglia. In campionato ha segnato sette gol in diciassette partite, mentre in Europa League ha realizzato una rete in dodici gare. Cinque gli assist in questa stagione. Ha debuttato nella nazionale ucraina a venti anni e sette mesi con il ct Myron Markevych, che adesso allena proprio il Dnipro: era il 25 maggio del 2010, vittoria per 4-0 con la Lituania. Ha un bilancio di quarantatré presenze, otto gol e sei assist.


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