ROMA - Il Psv Eindhoven ha interrotto la dittatura dell’Ajax, che aveva vinto gli ultimi quattro campionati con Frank De Boer in panchina. La squadra di Philip Cocu, tornato a fare l’allenatore dopo un tumore alla schiena, è diventata campione d’Olanda con tre turni di anticipo. E’ il ventiduesimo “scudetto” per il club biancorosso, che non conquistava il titolo in Eredivisie dal 2008, quando fu trascinato da Danny Koevermans (14 gol), dal peruviano Jefferson Farfan e dal serbo Danko Lazovic. Un dominio totale, quello del Psv di Cocu, in testa alla classifica dalla terza giornata, dopo il colpo d’oro in casa dell’Ajax, all’Amsterdam Arena, per 3-1.
IL CAPOCANNONIERE - Ventisei vittorie in trentuno gare, ottantaquattro gol realizzati, settantanove punti, dodici di vantaggio sul club di De Boer. Un attacco da fuochi d’artificio: Memphis Depay, ventuno anni, passaporto olandese e origini ghanesi, è il capocannoniere del campionato con venti gol davanti al suo compagno Luuk De Jong, classe 1990, a segno diciannove volte, che proveniva da due esperienze deludenti nel Borussia Mönchengladbach e nel Newcastle. Dodici reti, invece, le ha firmate con i suoi inserimenti il centrocampista Georginio Wijnaldum, ventiquattro anni, cresciuto nello Sparta Rotterdam e nel Feyenoord.
UNDICI VITTORIE DI FILA - Il Psv ha messo subito il suo timbro sull’Eredivisie: ha perso solo quattro gare, ne ha pareggiata una. Ha ottenuto undici successi consecutivi tra il 6 dicembre e il 22 febbraio. La festa è arrivata dopo il 4-1 di sabato, a Eindhoven, contro l’Heerenveen: doppietta di De Jong, gol di Narsingh e di Depay. Eccolo il tridente delle meraviglie del Psv, in grado di esprimere valori importanti anche in altri ruoli. Un motore costruito attorno al 4-3-3. Jeroen Zoet (1991) tra i pali, il colombiano Santiago Arias (1992) nel ruolo di terzino destro, Jeffrey Brouma (1994) e Karim Rekik (1994, in prestito dal Manchester City) al centro della difesa, Jetro Willems (1994) sulla fascia sinistra. Davanti alla difesa ha fatto la differenza il messicano Andres Guardado (1986), pressing e altruismo: una linea di centrocampo completata dalla qualità garantita da Adam Maher (1993) e Georginio Wijnaldum (1990). In attacco la velocità e la fantasia di Luciano Narsingh (a destra, classe 1990, a segno cinque volte) e di Memphis Depay (a sinistra) hanno valorizzato le caratteristiche di Luuk De Jong. Prezioso anche il contributo di Jürgen Locadia, cinque gol in Eredivisie partendo spesso dalla panchina.
IL MANCHESTER UNITED - Depay è il golden boy del Psv Eindhoven: interessa al Manchester United, è considerato un talento speciale da Louis Van Gaal, ha un contratto fino al 2018 e costa intorno ai quindici milioni di euro. Van Gaal proverà a portarlo a Old Trafford nella prossima estate insieme con Jetro Willems, ventuno anni, terzino sinistro, avvicinato ai Red Devils dal giornale Daily Mirror. Willems fa parte della nazionale olandese ed è titolare nel 4-3-3 di Guus Hiddink. Il Manchester United cerca da tempo l’erede di Patrice Evra. Willems è mancino, assicura una spinta costante e partecipa all’azione.
I SUOI NUMERI - Dodici assist e un gol (al Cambuur) in ventisette partite. Ha un contratto fino al 30 giugno del 2017. E’ alto un metro e 70, pesa 65 chili, ha cominciato la carriera nel settore giovanile dello Sparta Rotterdam ed è stato acquistato dalla società di Eindhoven nel 2011 per ottocentomila euro. Ha esordito in Eredivisie con la maglia del Psv il 23 ottobre del 2011, in trasferta contro il Vitesse (1-1): a lanciarlo è stato il tecnico Fred Rutten. Faceva parte di quella squadra anche Kevin Strootman, che ora gioca nella Roma. E’ nato a Rotterdam il 30 marzo del 1994 e ha già disputato 139 partite con il Psv: sette gol e ventisei assist. Il giornale spagnolo “Diario As” ha rivelato che Willems è stato visionato in diverse occasioni dagli osservatori del Real Madrid. Il Manchester United, comunque, è in vantaggio. Willems si fa largo sulla fascia con le sue accelerazioni: è sempre puntuale con i suoi cross, ma è attento anche in marcatura.