Wanyama, l’Arsenal vuole il mediano del Kenya

Ha 23 anni, gioca nel Southampton ed è entrato nei piani di Wenger per la prossima stagione. Ha un contratto fino al 2017 ed è stato lanciato dal Celtic. Ventotto presenze e tre gol in questa stagione in Premier League nella squadra di Ronald Koeman.
Stefano Chioffi
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ROMA - Specialista in plusvalenze, il Southampton è pronto a riaprire le porte girevoli del suo supermercato. Nella scorsa estate ha incassato 123 milioni di euro e anche i prossimi mesi, per quanto riguarda l’agenda delle trattative e delle riunioni, si preannunciano bollenti. Pieni poteri al tecnico Ronald Koeman, rivelazione in Premier League: nel girone d’andata ha lottato a lungo per il primo posto e ora è in corsa per la qualificazione in Europa League. Dalla panchina del Feyenoord a quella del Southampton, sesto in classifica nonostante le cessioni dei suoi pezzi pregiati: da Luke Shaw (Manchester United) a Calum Chambers (Arsenal), da Adam Lallana a Dejan Lovren, pagati 56 milioni di euro dal Liverpool. Ma il conto in banca del club di Ronald Koeman, schemi all’avanguardia e fiuto per gli affari, come da tradizione olandese, è destinato ad arricchirsi. 

 

LE OFFERTE - C’è la fila per il francese Morgan Schneiderlin, venticinque anni, mediano-regista, valutato dai dirigenti intorno ai trenta milioni di sterline. Sono arrivate diverse proposte anche per i due terzini Nathaniel Clyne (1991, fascia destra) e Ryan Bertrand (1989, mancino), così come piaccono in Premier League i due esterni Dusan Tadic (1988, passaporto serbo) e Sadio Mané (1992, passaporto senegalese), scoperti rispettivamente da Koeman nel Twente e nel Salisburgo. In bilico c’è poi Graziano Pellé (1985), nove gol e due assist in trentadue partite di campionato.

 

LA LINEA - Non esistono giocatori incedibili: ecco la filosofia amministrativa del Southamtpon, che ha chiuso il 2014 con un bilancio invidiabile. La garanzia è Ronald Koeman, che ha firmato un contratto triennale fino al 2017 conquistando subito la stima e l’affetto dei tifosi del St. Mary’s Stadium. Una squadra dall’età media bassa (25,6), formata da sedici nazionali, tra inglesi e stranieri. Koeman ha puntato in questa stagione sul 4-3-3 e sul 4-2-3-1, riuscendo a dare una precisa identità al Southampton. Tra le novità proposte dal tecnico olandese va inserito anche il centrocampista Victor Wanyama, ventitré anni, nato in Kenya. Mediano oppure mezzala: spirito di sacrifico, corsa, pressing, grinta e senso tattico. E’ il fratello di McDonald Mariga, ha la stessa mamma del giocatore del Parma. 

 

IL PERCORSO - Wanyama era stato acquistato dal Southampton l’11 luglio del 2013, ma ha trovato la sua dimensione ideale nel progetto di Koeman. Ha cominciato la sua carriera in Kenya, nella Youth Academy, in attesa di proseguire la crescita nel Nairobi City Stars e nel Leopard. A sedici anni, nel 2007, ha preso l’aereo per trasferirsi in Svezia e per firmare con l’Helsingborgs. A lanciarlo a livello professionistico è stato il Beerschot, club belga: tre anni (tra il 2008 e il 2011), cinquanta presenze, due gol e la chiamata del Celtic, dove ha vinto due campionati scozzesi e una coppa. Il Southampton ha speso quattordici milioni e mezzo di euro per portarlo in Premier League. E ora ne chiede quasi il doppio. 

 

L’ARSENAL DI WENGER - In prima fila, per Wanyama, c’è l’Arsenal: Wenger apprezza molto le caratteristiche di questo centrocampista, nato a Nairobi il 25 giugno del 1991. In questa stagione, ventotto presenze e tre gol (contro lo Swansea, il Sunderland e l’Hull City) in Premier League. E’ alto un metro e 88, pesa 76 chili, è mancino e si porta dietro un’etichetta: è il calciatore keniota che è costato di più nel mercato internazionale ed è il primo ad aver segnato in Champions League (7 novembre 2012, Celtic-Barcellona 2-1). Ha un contratto fino al 30 giugno del 2017, ma i dirigenti del Southampton gli hanno già offerto il rinnovo. L’Arsenal segue gli sviluppi e prepara l’offerta giusta.


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