Cheryshev, dieci assist: show del russo nella Liga

E’ un’ala sinistra, ha 24 anni, è uno dei giovani emergenti della nazionale di Capello e gioca in prestito nel Villarreal. Il suo cartellino è controllato dal Real Madrid. In questa stagione, nel campionato spagnolo, Cheryshev è terzo nella classifica degli assist: lo precedono Messi (diciotto) e Cristiano Ronaldo (sedici).
Stefano Chioffi
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ROMA - L’ingaggio faraonico e i deludenti risultati di Fabio Capello sulla panchina della Russia sono diventati argomento di dibattito anche in parlamento: alcuni politici, a Mosca, hanno chiesto le dimissioni del ct dopo l’eliminazione nella fase a gironi del Mondiale in Brasile e hanno criticato in modo aspro la scelta della federazione, sottolineando che i soldi spesi (otto milioni e mezzo di euro a stagione) per il selezionatore non hanno prodotto la svolta auspicata. All’inizio di gennaio era emersa la possibilità di una risoluzione del rapporto: una strada studiata dagli avvocati della federcalcio russa e da Capello, rimasto sei mesi (da luglio a dicembre 2014) senza stipendio e costretto a ridurre il numero dei suoi collaboratori. Un lungo braccio di ferro, prima di provare a proseguire il matrimonio. Il commissario tecnico si è ritrovato al centro di una pesante contestazione, ma la sua avventura non è ancora ai titoli di coda. Ha perso quota, almeno per il momento, l’ipotesi di un divorzio, accompagnato da una ricca liquidazione.

 

L’ANALISI - Capello ha riflettuto a lungo sulla crisi del calcio russo e si è fatto un’idea precisa. C’è soprattutto un fattore che ha penalizzato finora la nazionale: i giocatori di primissima fascia, guadagnando già in patria cifre notevoli, non hanno mai vissuto esperienze nei campionati europei più evoluti e competitivi. Un limite che è emerso, in base al parere di Capello, durante il Mondiale. La tesi del ct è semplice: il mancato confronto con realtà di maggiore spessore ha impedito a diversi talenti di compiere il definitivo salto di qualità, comprimendo il valore globale della nazionale.

 

DOPPIO TRAGUARDO - Il riscatto è legato alla qualificazione agli Europei del 2016 e al Mondiale del 2018, che verrà organizzato proprio dalla Russia. Capello ha un contratto per altri quattro anni e si è intregato bene a Mosca. Vuole chiudere la carriera da protagonista e sta ricostruendo la nazionale, cercando anche di ringiovanire il gruppo. E Denis Cheryshev, ventiquattro anni, scuola Real Madrid, in prestito al Villarreal, sta vivendo una stagione magica e si candida a diventare uno dei nuovi leader della Russia. E’ un’ala sinistra, ha anche il passaporto spagnolo e nella Liga - dopo i marziani Leo Messi e Cristiano - è il re degli assist: dieci in ventiquattro presenze, oltre a quattro gol. 

 

IL REAL MADRID - E’ l’unico giocatore della nazionale di Capello ad avere un contratto all’estero. E’ alto un metro e 79, pesa 74 chili, è nato il 26 dicembre del 1990 a Niznij Novgorod e il suo cartellino viene ancora controllato dal Real Madrid. Il suo papà, Dmitri, era un attaccante, ha indossato le maglie della Dinamo Mosca, dello Sporting Gijon e del Burgos, ora ha quarantacinque anni e allena le riserve dello Zenit San Pietroburgo.

 

LE SUE PRODEZZE - Dieci assist, quelli firmati finora da Denis Cheryshev nel Villarreal. Solo Messi (diciotto) e Ronaldo (sedici) hanno costruito più gol di questo centrocampista di fascia sinistra, ideale per il 4-2-3-1 e grande ispirato della stagione d’oro dell’argentino Luciano Vietto, classe 1993, autore di dodici reti nella Liga. Cheryshev ha cominciato a giocare da bambino nello Sporting Gijon, poi ha seguito il papà e ha continuato a divertirsi nel Burgos. Nel 2002 è stato tesserato dal Real Madrid, che lo ha mandato in prestito prima al Castilla (104 gare e 22 gol), poi al Siviglia (nel 2013-14) e nella scorsa estate al Villarreal. 

 

IL FUTURO - Inventa e segna: dribbling, accelerazioni, tre assist nella partita d’andata con il Rayo Vallecano, quattro gol al Levante (nelle prima giornata), alla Real Sociedad, all’Athletic Bilbao e al Barcellona. Cheryshev indossa la maglia numero diciassette e può imporsi nella nazionale di Capello. Si è messo in evidenza anche in Europa League: otto presenze e due reti (contro il Borussia Mönchengladbach e il Salisburgo). Ha un contratto con il Real Madrid fino al 2017, ma i dirigenti del Villarreal hanno promesso al tecnico Marcelino di riscattare l’esterno, reduce da un infortunio muscolare alla coscia.


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