ROMA - Una Champions da brividi: hanno raggiunto i quarti di finale, per la prima volta, gli otto club che avevano vinto i rispettivi gironi della fase iniziale. Nella nuova Europa dei potenti solo il Paris Saint Germain e l’Atletico Madrid non sono mai riusciti a infilare questo trofeo nella loro argenteria. Impressionante la somma delle Coppe dei Campioni conquistate dalle altre sei squadre che preparano lo sprint. Ventiquattro trionfi: nove per il Real Madrid, sei per il Bayern Monaco, quattro per il Barcellona, tre per il Manchester United, uno per il Chelsea e il Borussia Dortmund. Dal 1999-2000, da quando è nata la Champions, il Barcellona è la società ad aver centrato più volte (undici) la qualificazione ai quarti.
IL SORTEGGIO - Erano cinque anni che l’Italia non si ritrovava fuori dal tabellone delle magnifiche otto: nella scorsa stagione la Juve fu sconfitta nei quarti dal Bayern di Jupp Heynckes. L’ultimo successo italiano è stato firmato nel 2010 dall’Inter di Mourinho, che nel sorteggio di Nyon ha pescato il Paris Saint Germain di Zlatan Ibrahimovic. Incrocio ricco di significati: nel 2009 fu proprio il tecnico portoghese a dare il via libera alla cessione dello svedese, quando era sulla panchina dei nerazzurri. Ibra al Barça e Eto’o all’Inter. Ma non sarà l’unica sfida bollente: il Borussia Dortmund affronterà il Real Madrid, il Bayern Monaco cercherà la semifinale contro il Manchester United (che nel 1999 soffiò ai tedeschi la Champions per 2-1 grazie ai gol di Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjaer nei minuti di recupero), mentre il Barcellona si ritroverà davanti l’Atletico Madrid. Un derby argentino, il terzo dallo scorso 21 agosto, tra Martino e Simeone: la doppia partita di Supercoppa di Spagna, in estate, è finita 1-1 al Calderon e 0-0 al Camp Nou. E’ stato Martino a fare festa. In campionato, all’andata, un altro pareggio: 0-0 in casa del Cholo.
CACCIA AL TRIS - Tra gli otto allenatori in lizza per la Champions, quelli che l’hanno vinta più volte (due a testa) sono Ancelotti (con il Milan), Guardiola (Barcellona) e Mourinho (Porto e Inter). Josè ci riprova ora con il Chelsea, dopo che nel Real Madrid non è riuscito a spingersi oltre la semifinale: l’anno passato fu il Borussia Dortmund di Klopp a interrompere la corsa. Abramovich ha alzato la Coppa con le orecchie solo nel 2012, grazie a Roberto Di Matteo, che era stato chiamato dall’imprenditore russo a sostituire Villas Boas il 4 marzo, due mesi e mezzo prima della finale di Monaco di Baviera contro il Bayern.
17 MILIONI DI EURO - Mourinho è tornato al Chelsea nella scorsa estate, dopo aver concluso il rapporto con il Real Madrid. Ha sottoscritto un contratto fino al 2017 ed è il tecnico che guadagna di più - tra ingaggi e accordi pubblicitari - a livello mondiale. Il portoghese, cinquantuno anni, raggiunge la soglia dei diciassette milioni di euro a stagione. Il suo Chelsea insegue il quinto titolo in Premier League e la seconda Champions. Nel nuovo progetto di Mourinho si sta ritagliando uno spazio anche un giovane difensore, Tomas Kalas, che ha debuttato martedì sera nell’ottavo di finale di ritorno contro il Galatasaray. Ha vent’anni, ha il passaporto ceco, è cresciuto nel Sigma Olomouc e il Chelsea ha rilevato il suo cartellino nel 2010 in cambio di cinque milioni e duecentomila sterline. E’ un centrale e può diventare l’erede di John Terry, classe 1980. E’ alto un metro e 84, pesa 73 chili, tra il 2011 e il 2013 era stato girato in prestito al Vitesse: sessantasette presenze e due gol con il club olandese, che ha stretto da tempo un’alleanza con il Chelsea.
L’UNDER 21 - Ha un contratto con la società londinese fino al 30 giugno del 2017. Nel mese di gennaio, durante il mercato invernale, Mourinho ha bloccato la sua cessione. Kalas è nato il 15 maggio del 1993 a Olomouc ed è titolare nella nazionale Under 21 della Repubblica Ceca, diretta dal ct Jakub Dovalil. Prima di farlo esordire in Champions, durante i minuti di recupero della sfida con il Galatasaray, Mourinho lo aveva utilizzato in Coppa di Lega, il 29 ottobre del 2013, nel derby vinto per 2-0 con l’Arsenal: gol di Azpilcueta e Mata (ora al Manchester United). Kalas era entrato al 90’ proprio al posto di Mata. Elegante, svelto nell’anticipo, è forte nei colpi di testa e dimostra personalità anche in fase di impostazione della manovra. Può adattarsi al ruolo di terzino, come gli capitava nel Vitesse allenato da Fred Rutten, ma Kalas è un centrale ed è abituato a giocare in una linea a quattro: forza atletica, tempismo nelle chiusure e rapidità nei recuperi. A Londra studia John Terry e Branislav Ivanovic. Il Chelsea è la sua università.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIL SORTEGGIO - Erano cinque anni che l’Italia non si ritrovava fuori dal tabellone delle magnifiche otto: nella scorsa stagione la Juve fu sconfitta nei quarti dal Bayern di Jupp Heynckes. L’ultimo successo italiano è stato firmato nel 2010 dall’Inter di Mourinho, che nel sorteggio di Nyon ha pescato il Paris Saint Germain di Zlatan Ibrahimovic. Incrocio ricco di significati: nel 2009 fu proprio il tecnico portoghese a dare il via libera alla cessione dello svedese, quando era sulla panchina dei nerazzurri. Ibra al Barça e Eto’o all’Inter. Ma non sarà l’unica sfida bollente: il Borussia Dortmund affronterà il Real Madrid, il Bayern Monaco cercherà la semifinale contro il Manchester United (che nel 1999 soffiò ai tedeschi la Champions per 2-1 grazie ai gol di Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjaer nei minuti di recupero), mentre il Barcellona si ritroverà davanti l’Atletico Madrid. Un derby argentino, il terzo dallo scorso 21 agosto, tra Martino e Simeone: la doppia partita di Supercoppa di Spagna, in estate, è finita 1-1 al Calderon e 0-0 al Camp Nou. E’ stato Martino a fare festa. In campionato, all’andata, un altro pareggio: 0-0 in casa del Cholo.
CACCIA AL TRIS - Tra gli otto allenatori in lizza per la Champions, quelli che l’hanno vinta più volte (due a testa) sono Ancelotti (con il Milan), Guardiola (Barcellona) e Mourinho (Porto e Inter). Josè ci riprova ora con il Chelsea, dopo che nel Real Madrid non è riuscito a spingersi oltre la semifinale: l’anno passato fu il Borussia Dortmund di Klopp a interrompere la corsa. Abramovich ha alzato la Coppa con le orecchie solo nel 2012, grazie a Roberto Di Matteo, che era stato chiamato dall’imprenditore russo a sostituire Villas Boas il 4 marzo, due mesi e mezzo prima della finale di Monaco di Baviera contro il Bayern.
17 MILIONI DI EURO - Mourinho è tornato al Chelsea nella scorsa estate, dopo aver concluso il rapporto con il Real Madrid. Ha sottoscritto un contratto fino al 2017 ed è il tecnico che guadagna di più - tra ingaggi e accordi pubblicitari - a livello mondiale. Il portoghese, cinquantuno anni, raggiunge la soglia dei diciassette milioni di euro a stagione. Il suo Chelsea insegue il quinto titolo in Premier League e la seconda Champions. Nel nuovo progetto di Mourinho si sta ritagliando uno spazio anche un giovane difensore, Tomas Kalas, che ha debuttato martedì sera nell’ottavo di finale di ritorno contro il Galatasaray. Ha vent’anni, ha il passaporto ceco, è cresciuto nel Sigma Olomouc e il Chelsea ha rilevato il suo cartellino nel 2010 in cambio di cinque milioni e duecentomila sterline. E’ un centrale e può diventare l’erede di John Terry, classe 1980. E’ alto un metro e 84, pesa 73 chili, tra il 2011 e il 2013 era stato girato in prestito al Vitesse: sessantasette presenze e due gol con il club olandese, che ha stretto da tempo un’alleanza con il Chelsea.
L’UNDER 21 - Ha un contratto con la società londinese fino al 30 giugno del 2017. Nel mese di gennaio, durante il mercato invernale, Mourinho ha bloccato la sua cessione. Kalas è nato il 15 maggio del 1993 a Olomouc ed è titolare nella nazionale Under 21 della Repubblica Ceca, diretta dal ct Jakub Dovalil. Prima di farlo esordire in Champions, durante i minuti di recupero della sfida con il Galatasaray, Mourinho lo aveva utilizzato in Coppa di Lega, il 29 ottobre del 2013, nel derby vinto per 2-0 con l’Arsenal: gol di Azpilcueta e Mata (ora al Manchester United). Kalas era entrato al 90’ proprio al posto di Mata. Elegante, svelto nell’anticipo, è forte nei colpi di testa e dimostra personalità anche in fase di impostazione della manovra. Può adattarsi al ruolo di terzino, come gli capitava nel Vitesse allenato da Fred Rutten, ma Kalas è un centrale ed è abituato a giocare in una linea a quattro: forza atletica, tempismo nelle chiusure e rapidità nei recuperi. A Londra studia John Terry e Branislav Ivanovic. Il Chelsea è la sua università.