SALERNO - Contestazione, fischi, polizia a presidiare e controllare la situazione, che poteva degenerare, degli ultrà della Salernitana alla squadra che ha ripreso gli allenamenti. La doppia sconfitta contro Trapani e Virtus Entella, addebitata allo scarso attaccamento alla maglia di molti calciatori ha fatto esplodere la rabbia che non si vedeva da anni. I calciatori, che arrivavano alla spicciolata allo stadio Volpe per la prima seduta settimanale sono stati oggetto di invettive e di fischi. Nel mirino soprattutto i portieri Strakosha e Terracciano che con i loro errori hanno determinato le due sconfitte, pesanti, che hanno fatto precipitare la squadra ai limiti della zona play out. Un momento difficile, con tanta tensione che ha visto coinvolto anche il capitano granata, Pestrin che è stato espulso a Chiavari al 30' del primo tempo per un gesto irriguardoso nei confronti del pubblico di casa e che di fatto ha privato la squadra di un elemento determinante visto che la Salernitana era già sotto di un gol e non ha più recuperato. Anche il diesse Fabiani non è stato risparmiato dalle critiche e dagli improperi per una campagna acquisti, dicono i tifosi, non all'altezza di una Salernitana che in serie B doveva ben figurare. Basti dire che dopo sette anni di purgatorio, con un fallimento alle spalle, grazie a Lotito e Mezzaroma, nel giro di pochi anni, è tornato nel calcio che conta. Ma finora ci sono state tantissime ombre e poche luci. Basti dire che solo il brasiliano Denilson Gabionetta è riuscito ad emergere con le sue cinque reti mentre gli altri attaccanti e qualche centrocampista, che dovevano essere il non plus ultra della compagine in cadetteria, sono clamorosamente mancati finora. Dunque da qui scaturisce questa rabbia che non ha visto coinvolto solo l'allenatore Vincenzo Torrente, applaudito ed