ROMA - Il tempo degli strappi e delle rottamazioni non può essere l’inverno ai tempi del Burian ma i prossimi mesi potrebbero determinare una profonda ristrutturazione all’interno della Roma. Un’altra. Un po' per necessità, visto che la società deve incassare una trentina di milioni entro il 30 giugno per rispettare gli accordi con l’Uefa sul pareggio di bilancio, un po' per scelta, perché alcuni giocatori esperti hanno deluso Monchi e Di Francesco, la prossima estate sarà parecchio movimentata a Trigoria nel settore calciatori.
LA MANO - La sconfitta di Kharkiv, peraltro rimediabile nel ritorno all’Olimpico, non ha alterato più di tanto le percezioni della dirigenza e dell’allenatore. Non si tratta soltanto di qualità oggettiva dei professionisti, perché la squadra è forte, ma anche di funzionalità della rosa agli obiettivi del futuro.
PIANO A - Esiste naturalmente uno snodo decisivo, chiamato Champions. Se la Roma entra fra le prime quattro, non immaginando che possa restare nel torneo come campione in carica, la libertà di movimenti sarà maggiore. Comunque, in caso di mancato passaggio ai quarti di finale, un giocatore verrà ceduto (Alisson è il giocatore più richiesto seguito da Pellegrini che ha una clausola rescissoria). Ma almeno non sarà necessario smobilitare, tra trading e tagli sugli stipendi.
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Roma, adesso Nainggolan è un mistero